Banda larga, ecco le raccomandazioni di Caio al governo

Utilizzo dei Fondi Strutturali EU per assicurare a tutta la popolazione l'accesso alla rete a 30 Mbps entro il 2020, "considerando un approccio bilanciato tra risorse infrastrutturali fisse, mobili, fisse wireless e anche satellitari. A questo fine si raccomanda lo sviluppo di un Piano Nazionale che in coordinamento con le Regioni permetta di avere l'accesso a questi fondi". Ad oggi manca un Piano Nazionale. L'attuale accordo di partnerariato Italia-Ue per l'utilizzo dei nuovi Fondi strutturale 2014-2020 prevede che siano le regioni a utilizzarli, con il rischio di sprechi e sovrapposizioni. In particolare l'accordo, adesso in bozza, prevede 1,260 miliardi di euro per le reti banda ultra larga (qui compresi i fondi europei e il cofinanziamento nazionale e regionale), per altro concentrati all'80 per cento nelle regioni sottosviluppate. Altre risorse potranno arrivare dai fondi nazionali Sviluppo e coesione (comunque concentrati al Sud), quindi si pone il problema di come aumentare e armonizzare lo sforzo, da qui al 2020, per dotare l'Italia di una nuova rete al passo con l'Europa. Secondo Caio, "il Governo dovrebbe utilizzare i propri fondi per raggiungere gli obiettivi 2020".