Il Senato ha dato il via libera al decreto sulle emergenze e ha piantato due nuovi paletti per la "Protezione civile servizi spa", la società voluta da Guido Bertolaso e duramente contestata dal mondo imprenditoriale per la possibilità di operare in house (quindi aggirando le gare) con le pubbliche amministrazioni. Le modifiche votate da Palazzo Madama sono due concessioni fatte dalla maggioranza ad altrettanti emendamenti Pd che cancellano la possibilità per la nuova spa di detenere partecipazioni in altre società e limitano l'oggetto sociale "esclusivamente" allo svolgimento di funzioni strumentali per il dipartimento della protezione civile. Bertolaso ha anche annunciato che sono già arrivate 280 domande per il posto di direttore generale della nuova società in risposta all'annuncio che era stato pubblicato nei giorni scorsi sui giornali. Il provvedimento, approvato da palazzo Madama con 140 sì e 116 no, passa ora all'esame della Camera.

Per il resto, la maggioranza è andata avanti come un treno tutto il giorno nell'aula del Senato bocciando gli emendamenti dell'opposizione, nonostante alcune defezioni nobili nelle fila del Pdl, come quella del presidente della commissione Finanze Mario Baldassarri che ha espresso un parere favorevole all'emendamento soppressivo della spa proposto dalle opposizioni. L'emendamento in questione è stato bocciato.

Il secondo emendamento Pd approvato – quello sulla limitazione delle attività della nuova spa – mette le mani nel piatto e affronta il punto più delicato dell'intero decreto legge: la possibilità per la Pcs spa di sconfinare ben oltre l'atttività del dipartimento.

L'attuale testo del decreto legge consente infatti alla Pcs spa di acquisire tutti i servizi che le saranno affidati dal dipartimento della protezione civile ma anche tutte quelle attività di supporto tecnico e di consulenza che altre strutture chiamate ad agire sulla base di uno stato di emergenza vorranno affidarle.

L'Italia ha ormai una gran quantità di commissari straordinari che agiscono sulla base dello stato di emergenza per le più svariate ragioni e il decreto legge ammette la possibilità per la Pcs di acquisire commesse anche da questi soggetti: dal piano carceri alle regate della Vuitton cup alla Maddalena, dagli ospedali calabresi alle emergenze maltempo, sono centinaia ormai le situazioni di emergenza.

Nel decreto legge l'attività affidata dal dipartimento è "prevalente" e non "esclusiva" per la Pcs spa. L'emendamento approvato ieri stabilisce invece che questa attività dovrà essere "esclusiva". Sembrerebbe un paletto insormontabile. Così non è, però.

Anzitutto perché lo stesso emendamento dà la possibilità alla legge di derogare a questa esclusività, tant'è che subito dopo è stato approvato un emendamento che sancisce la consulenza di Pcs spa al piano straordinario per le nuove carceri. In secondo luogo perché in un altro punto del testo si lascia aperta la possibilità che lo statuto della società preveda attività diverse da quelle espletate per il dipartimento della protezione civile.
Bertolaso spa a tutto campo
Sugli appalti il «paletto» con gare e regole europee
Salta la norma contro i pirati delle piste da sci