Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2011 alle ore 08:55.
L'ultima modifica è del 06 giugno 2011 alle ore 08:55.

My24

La fibrillazione delle amministrative è passata, ma i problemi dei Comuni rimangono. Spiccano le fosche prospettive del welfare locale dovute alle decisioni sulla protezione sociale assunte dal Governo nell'ambito degli interventi di riduzione della spesa.
In effetti, maggiori risorse sono state dedicate solo per estendere gli ammortizzatori sociali.

A pensioni, sanità e prestazioni monetarie d'invalidità non sono stati chiesti sacrifici di rilievo. Sono state posticipate alcune finestre per il pensionamento: un intervento marginale rispetto a quelli possibili sui pensionati di oggi e coerente con la tendenza a concentrare gli sforzi di risanamento su quelli di domani. In sanità la spesa per i servizi erogati è stata preservata e i risparmi hanno riguardato solo il personale e la farmaceutica. Infine, la moltiplicazione dei controlli su chi riceve le prestazioni d'invalidità civile produce risparmi esigui, mentre non è stata compiuta la riforma del settore, improcrastinabile per razionalizzare la spesa e migliorare il sostegno alle famiglie.

In realtà le risorse sono state decurtate in misura significativa a un'unica area del welfare, le politiche sociali dei Comuni. È accaduto a entrambe le loro linee di finanziamento: i trasferimenti indistinti diretti alle municipalità - nel 2011 il taglio dovrebbe essere intorno a 1 miliardo di euro, nel 2012 e 2013 di 2,5 miliardi di euro annui - e i fondi sociali alle Regioni, che poi li distribuiscono ai Comuni, in calo da 2.228 milioni di euro nel 2008 a 158 nel 2013. Nel complesso, si può stimare che in quest'ultimo anno la riduzione della spesa sociale comunale dovuta a decisioni dello Stato sarà almeno del 20% rispetto all'inizio della legislatura. Il taglio esclusivamente alle politiche sociali, peraltro, accomuna le manovre straordinarie del giugno 2008 e del giugno 2010. Tra i principali ambiti del welfare comunale, l'impatto sarà particolarmente critico per asili nido e povertà, finanziati solo dalle municipalità. Gli effetti negativi su anziani non autosufficienti e persone con disabilità verranno attenuati dal fatto che la loro assistenza è finanziata anche dai budget di sanità e invalidità.

L'opposizione ha chiesto il ripristino dei finanziamenti destinati alle politiche sociali e l'Esecutivo ha risposto che i vincoli di bilancio lo impediscono. Recentemente, però, risorse destinate al 2011 - cioè subito utilizzabili - sono state trovate per altri obiettivi. Sono stati recuperati 300 milioni per tenere separatamente le elezioni amministrative e i referendum, sono stati reintegrati i tagli di 236 milioni di euro a cultura e spettacolo e quelli di 425 milioni ai trasporti locali.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi