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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2011 alle ore 10:08.

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Illustrazione di Manuele FiorIllustrazione di Manuele Fior

Dovremmo essere orgogliosi del gesto napoletano (indice e medio a strisciare sotto il mento dal basso in alto) con cui, passeggiando sul fiume Cam, il torinese Sraffa mette in seria difficoltà la teoria dell'austriaco Wittgenstein, per cui ogni linguaggio si deve ridurre alla logica, al punto di portarlo a rivedere dalle fondamenta il Tractatus? Allo Sraffa di Cambridge si deve il più importante contributo italiano al keynesismo che ha dominato la cultura economica fino agli anni 60. L'italiano Vilfredo Pareto, nato a Parigi, vissuto in Toscana, insegnante a Losanna, ha un ruolo centrale nell'evoluzione della teoria marginalista, e quindi si collega alla scuola economica austriaca di von Mises e von Hayek, e a quella che sarà la scuola di Chicago di Milton Friedman.

«Per l'uomo libero – scrive Friedman – il suo paese è l'insieme degli individui che lo compongono e non un'entità che li trascende». È perché si è creduto il contrario, perché si sono volute, orgogliosamente, creare mostruose entità che trascendevano gli individui che sono successi i fatti, alcuni tragici, altri dolorosi e faticosi, a cui faccio risalire la mia diffidenza verso gli orgogli nazionali.

Eppure di una cosa sono orgoglioso anch'io: della mia ascendenza ebraica. Penso di poterlo dire senza contraddirmi: perché quello degli ebrei è un insieme d'individui che largamente trascende il loro Paese. Ma senza di loro, la cultura occidentale europea non sarebbe quella che è. E io non potrei essere contento di appartenervi.

I SENTIMENTI
OLTRE L'ORGOGLIO

Orgoglio rischia l'arroganza. Preferisco dire che sono contento.
Che la mia lingua sia quella di Petrarca e di Ariosto, di Leopardi e di Vico. Lo sarei ugualmente se la mia lingua fosse quella di Baudelaire o di Whitman, di Locke o di Nietzsche.
Che l'opera italiana fosse diffusa in tutta Europa e che l'abbiano musicata Händel e Mozart. Ma allo stesso modo, che in Europa si sia diffuso il lied e il quartetto, conversazione tra gentiluomini.
Che nella nostra storia ci siano Alessandro Borgia e il Principe Eugenio. Ma allo stesso modo considero nostra storia quella in cui ci sono Carlo V e Lutero.
Che dall'Italia siano partite invenzioni quali la partita doppia, la banca, la finanza, le società di assicurazione; e dall'Italia sia partita gente per affrontare la concorrenza in altri mercati, in altri Paesi.
Che siano nella cultura occidentale europea le radici di Galileo e di Leibnitz, di Riemann e di Goedel, di Einstein e di Fermi. Orgoglio provo per le scuole di matematica e di geometria analitica italiane: Vito Volterra, Guido Castelnuovo, Corrado Segre, Tullio Levi Civita, Federigo Enriques, Beniamino Segre, Gino Fano, Beppo Levi, Giorgio Mortara, Alessandro Terracini, Guido Fubini Ghiron, Alberto Mario Bedarida, Giulio Bemporad, Bonaparte Colombo, Bruno Tedeschi.

OLTRE LA VERGOGNA
Vergogna è una parola forte. Ci sono espressioni più adeguate.
Provo insofferenza per la letteratura edificante, religiosa dalla controriforma, risorgimentale de Le mie prigioni, patriottica del libro Cuore.
Provo pietà per la violenza inflitta a decine di migliaia di ragazzi, per ottenere alcune decine di straordinari castrati.
Provo fastidio che nella nostra storia ci siano Pio XII e Vittorio Emanuele III.
Provo delusione quando vedo tanta paura del mercato, tanto rifiuto della concorrenza.
Vergogna provo invece quando penso che, degli scienziati di cui sono "orgoglioso", alcuni hanno dovuto abiurare, altri emigrare; e che a tanti altri sia stata levata la cattedra, nel compiacente silenzio di tanti loro colleghi.

CORREVA L'ANNO
1943
2 febbraio
Finisce la battaglia di Stalingrado

Si arrende la Sesta armata del feldmaresciallo von Paulus e finisce la battaglia di Stalingrado. Tra l'estate 1942 e il 2 febbraio 1943, i soldati dell'Armata Rossa sono opposti alle forze tedesche, italiane, rumene e ungheresi per il controllo della città e della regione tra il Don e il Volga. È la prima grande sconfitta della Germania nazista e dei suoi alleati.

25 febbraio
Nasce l'ex Beatle George Harrison

Nasce a Liverpool George Harrison. Dal 1962 al 1970 è stato il chitarrista solista e cantante dei Beatles, per i quali ha anche composto una ventina di canzoni. Appassionato di musica orientale e sitar, ha intrapreso una carriera da solista, dando grande attenzione alle povertà del Bangladesh. Ha fondato la casa di produzione HandMade Films. È scomparso nel 2001.

5 marzo

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