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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 08:01.
L'ultima modifica è del 19 gennaio 2012 alle ore 06:40.

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Come l'attuale crisi insegna, una governance non sostenibile mette a rischio la stabilità dei mercati, l'occupazione, la crescita e il benessere sociale, tanto più in presenza dei due fenomeni che hanno caratterizzato lo sviluppo economico recente: a) la globalizzazione dei mercati, che ha favorito lo sviluppo dell'economia mondiale ma ha accentuato gli squilibri tra Paesi con diversi contesti politici e socio-economici, in assenza di una governance sovranazionale dell'economia; b) la finanziarizzazione dei sistemi economici, che ha sovvertito il ruolo tradizionale della finanza al servizio dell'economia: la prima si è sviluppata più velocemente della seconda, per l'abrogazione dei controlli sui movimenti di capitali, lo sviluppo delle tecnologie informatiche e la deregolamentazione.

A questo proposito merita una nota il Gramm-Leach-Bliley Act del 1999, che abrogò in USA la separazione tra banche commerciali e banche di investimento introdotta dal Glass-Steagall Act dopo la crisi del 1929. Gli effetti di tale provvedimento inducono a riflettere sulle specificità di questi intermediari; la banca commerciale ha compiti primari nel sistema socio-economico (gestire i pagamenti, custodire il risparmio ed impiegarlo per finanziare le imprese e le famiglie con una politica del credito orientata alla diversificazione e al contenimento del rischio) che ne rendono l'ipotetico fallimento un evento foriero di gravissime ripercussioni; ma ciò deve essere evitato con una sana e prudente gestione, non con il ricorso a salvataggi statali come verificatosi in questi anni in molti Paesi del mondo occidentale ad esclusione dell'Italia. E' quindi essenziale che la raccolta delle banche commerciali non sia esposta al rischio delle attività speculative delle banche di investimento, che invece devono finanziarsi sul mercato dei capitali rivolgendosi a investitori che - a differenza dei depositanti - non devono fruire di tutela. Vi è chi ha sottolineato l'opportunità di una regolamentazione distinta tra le banche commerciali e quelle di investimento. In tal senso sono la Volker rule (introdotta da Obama nel Dodd-Frank Act nel 2010) e la raccomandazione della Commissione Vickers in UK di separare ("ring-fence") le attività commerciali dal trading e dall'investment banking. Sul fronte UE il Commissario Barnier ha annunciato la costituzione di una task force per approfondire questa tematica, che tra l'altro è stata citata anche nel recente documento del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; è una questione complessa, che richiede un approccio globale per evitare arbitraggi tra i diversi ordinamenti ed effetti distorsivi sulla concorrenza.

La finanziarizzazione e la deregulation

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