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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2011 alle ore 17:11.

Un selettivo test d'ammissione per le facoltà umanistiche. Per Claudio Giunta sarebbe questo il modo per far fronte all'elevato numero di iscritti a facoltà che offrono scarsi sbocchi professionali. Un problema evidente da tempo, ma cui ancora nessuno ha voluto mettere mano. L'articolo ha suscitato un grande interesse da parte di insegnanti, docenti universitari, ricercatori e studenti.
Fin qui hanno scritto:
Nicola Di Turi, studente di Filologia e Letterature Moderne a Siena
Daniele Lo Vetere, insegnante precario
Maria Chiara Gambini , laureata in Lettere moderne all'università statale di Milano
Carlo Penco, docente di Filosofia del linguaggio all'università di Genova
Annalisa Andreoni, ricercatrice allo Iulm
Alberto Milli, agente immobiliare laureato in Filosofia
Luciano Lovino, docente di Italiano e Latino in un liceo in provincia di Bari
Maria Elisabetta Curtosi, studentessa al terzo anno alla facoltà di Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma
Angelo Varni, storico
Francesco Sylos Labini, astrofisico
Massimo Bilò, architetto
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