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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2010 alle ore 17:51.
Sulla manovra di tagli e sacrifici in arrivo ha espresso il suo giudizio il Fondo monetario internazionale. L'Italia - si legge in un documento ufficiale anticipato dall'Ansa - deve «mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo». Il Fmi «concorda con l'obiettivo delle autorità di un consolidamento fiscale basato sulla spesa» e suggerisce in particolare una strategia di contenimento dei «salari del settore pubblico». Una strada che, seconde le anticipazioni uscite in questi giorni sulla manovra, il governo è intenzionato a intraprendere partendo dai dirigenti.
Tuttavia non mancano i campanelli d'allarme come quello sulla spesa pensionistica che in Italia «rimarrà tra le più elevate del mondo», mentre il tasso di occupazione resta «tra i più bassi in Europa». Queste sono le ragioni che spingono che il Fmi a chiedere l'aumento ulteriore dell'età pensionabile e l'adozione di riforme del mercato del lavoro che introducano maggiore flessibilità per i contratti a tempo indeterminato e maggior protezione per quelli a termine.
Il Fondo Monetario internazionale ha apprezzato poi «la decisione del governo italiano di non adottare un'ampia politica di stimolo fiscale». Una scelta definita «appropriata, alla luce dell'elevato livello del debito pubblico» (arrivato a quota 118% sul Pil ndr.). Il Fmi tuttavia avverte «anche se i peggiori effetti della crisi sull'economia italiana sono per la maggior parte passati, restano delle vulnerabilità chiave». In particolare, il Fondo spiega che «l'elevato livello del debito pubblico e la deludente performance di crescita potrebbero rendere l'Italia vulnerabile a futuri shock esterni».