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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2010 alle ore 15:45.
Santa Margherita Ligure - Emma Marcegaglia chiede al Parlamento di "non spolpare" la manovra di correzione dei conti pubblici, e replica al suo predecessore, Luca Cordero di Montezemolo, che ieri, dallo stesso palco del convegno dei giovani imprenditori a Santa Margherita Ligure, aveva sollecitato la platea ad assumersi le proprie responsabilità: «Non stare sempre in tribuna a dire le cose che non vanno. Dovete essere i motori del cambiamento, dovete salire sul ring».
«Per chi vuole continuare a fare l'imprenditore anche in futuro – è la replica di Emma Marcegaglia - e vuole rappresentare le imprese, il tema non è salire sul ring della politica. Se avessi accettato la proposta che mi ha fatto il presidente Berlusconi - ha proseguito Marcegaglia riferendosi all'offerta per il ministero dello Sviluppo economico - avrei abdicato alle mie responsabilità. Credo che una delle cose fondamentali di questo paese è che ognuno faccia il suo mestiere e che lo faccia bene. Il mio è il presidente di Confindustria. Fare troppi mestieri non va bene».
Chiuso il confronto a distanza con Montezemolo, la presidente degli industriali ha affrontato i problemi delle imprese, con un occhi alla manovra economica del governo, chiedendo però che la politica del governo per il risanamento dei conti pubblici non si fermi al rigore ma intervenga anche con strumenti per la crescita e lo sviluppo. «Il Parlamento non deve assolutamente spolpare la la manovra. Sarebbe un danno enorme» con riflessi immediati sul debito pubblico: «Ogni 100 basis point in più c'è un aggravio di 18 miliardi all'anno della spesa per interessi». La Germania, che punta alla parità di bilancio nel 2016 con una manovra da 80 miliardi, «è il nostro benchmark».
A Tremonti gli industriali hanno rinnovato anche un'altra richiesta: aprire un confronto sulla riforma fiscale «perché quello delle tasse è il tema vero». E ancora una volta la Germania è il punto di riferimento, con una tassazione media sulle imprese del 25% contro il 48% in Italia. «Bisogna abbassare le tasse su chi tiene in piedi questo paese, i lavoratori e le imprese», ha detto la Marcegaglia, chiedendo in particolare il rifinanziamento del credito d'imposta «almeno per un miliardo all'anno» per chi investe in ricerca e innovazione, «perché gli imprenditori abbiano un quadro chiaro e possano operare senza intermediazioni politiche».