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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2010 alle ore 13:55.
«Si dimetta chi causa multe e sanzioni europee al nostro paese». Il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, non usa mezzi termini e, appena arrivato a Bruxelles, punta l'indice sui parlamentari della Lega Nord che hanno chiesto nella manovra la proroga a fine anno dei pagamenti delle sanzioni da parte degli allevatori che superano le quote latte previste dai regolamenti europei. «Spero che la maggioranza di governo abbia un minimo di dignità e tenga conto del monito del commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos.
Con quale autorevolezza altrimenti un ministro può affrontare una battaglia come questa per la politica agricola comune? Con quale faccia si presenta in un consesso europeo quando in Italia deliberatamente i parlamentari della maggioranza vanno contro le norme europee?»,sottolinea Galan. «Sono oggi qui per dare una sensazione di serietà alla presenza italiana in Europa - prosegue il ministro per le Politiche agricole - mentre là viene difeso un piccolo manipolo di trasgressori. Si dimetta chi causa multe e sanzioni europee al nostro paese. Perché il guaio, ora, è che tutti in Europa vedono quel che facciamo noi, e questo ci deve preoccupare». Sulla vicenda delle quote latte Galan confida nel ministro del'Economia Tremonti, «perchè non credo che abbia voglia di giocarsi la reputazione, autorizzando l'inserimento dell'emendamento» sulla posticipazione dei pagamenti delle multe.