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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2010 alle ore 15:59.
Più che un ruolo di consultazione la Corte dei Conti dovrebbe avere una funzione di "certificazione" dei costi standard del federalismo fiscale assicurando un ruolo di terzietà. È l'auspicio del neo presidente della Corte, Luigi Giampaolino, tracciando in un incontro con i giornalisti quello che sarà il ruolo della Corte dei Conti nel prossimo futuro. La Corte, ha precisato il neo presidente, «é opportunamente attrezzata per poter svolgere questo ruolo: ha un reticolo di sezioni regionali che possono essere di apporto al Parlamento e ai governi locali come interfaccia base per il federalismo fiscale. Abbiamo la necessaria preparazione specifica professionale. Non possiamo essere solo un contraddittore sanzionante». Giampaolino ha anche riferito di essere stato «sollecitato sia da Tremonti, sia da Calderoli che confidano molto in questo ruolo di supporto» da parte della magistratura contabile.
«Più che un chirurgo che taglia c'è da sperare che la Corte dei conti sia come
un clinico che dialoga, avverte prontamente di possibili mali, dà le medicine e segue la dieta». Per Giampaolino «l'immagine che si ha della Corte dei Conti è quella di un'occhiuta presenza, di castigatrice. Ma la Costituzione ci affida il compito di organo ausiliario di Governo e Parlamento, una funzione che la Corte sempre di più eserciterà».
Giampaolino ha ricordato il ruolo che la Corte può avere nella formazione delle leggi, nell'accompagnare il Parlamento e il Governo («sarebbe opera molto utile») e gli interventi in audizione. «Mi auguro che per la sessione di Bilancio si possa avere nella Corte dei conti una contestuale trattazione», ha detto Giampaolino che ha anche ricordato il possibile ruolo ell'ambito del federalismo.
Poi ha puntato l'obiettivo su un settore speciale, quello per il controllo degli enti pubblici. «Perchè dove la finanza pubblica si allarga c'è esigenza di tutela. I soldi sono pubblici anche se la forma che utilizzano è quella di una società privata». Giampaolino ha ricordato anche il ruolo che la Corte ha nell'accertare la responsabilità civilistica, che serve a chiudere il cerchio delle attività.