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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2010 alle ore 16:02.
La crisi del settore auto comincia a fare sentire i suoi effetti sul settore delle assicurazioni. Nel periodo Luglio-Agosto 2010 la richiesta di polizze per auto nuove alle 18 Compagnie di assicurazione presenti sul sito cercassicurazioni.it ha subito un deciso calo rispetto al primo trimestre dell'anno: su tutto il territorio nazionale il dato segna una flessione del 46,8%, mentre aumentano in maniera proporzionale le richieste di assicurazione per le auto usate.
«Questo dato dimostra quanto sia difficile l'attuale situazione del mercato dell'auto – commenta Emanuele Anzaghi, Fondatore e Amministratore Delegato di cercassicurazioni.it – gli incentivi per l'acquisto di auto ecologiche all'inizio dell'anno avevano mitigato il fenomeno, che ora è esploso in tutta la sua intensità». L'Osservatorio di cercassicurazioni.it fotografa con frequenza mensile l'andamento del mercato assicurativo a livello locale e analizza i dati raccolti per capire come le diverse province italiane rispondono alle dinamiche del mercato automobilistico.
Il calo nella richiesta di polizze per auto nuove presenta variazioni significative a seconda dell'area considerata: il Sud Italia segna un -49,3%, mentre la situazione relativamente meno pesante si registra al Centro con un -41,1%. «Il primato nella graduatoria della riduzione della richiesta di polizze per auto nuove - continua Anzaghi - spetta al Sud, seguito dalle Isole (-46,4%), dal Nord (-45,6%) e dal Centro. A livello regionale la flessione è ancora più accentuata in regioni come la Basilicata o la Valle D'Aosta, che perdono rispettivamente il 60,3% e il 58,9% rispetto al primo trimestre dell'anno».
«A conferma delle preoccupazioni degli italiani per l'attuale congiuntura economica – prosegue Anzaghi – si osserva una diminuzione della percorrenza media che i consumatori si aspettano di effettuare (che a livello nazionale segna addirittura -1.000 km/anno circa) e l'aumento del numero dei sinistri denunciati (+3,2%). È noto infatti che nelle fasi di ciclo economico negativo cresce la propensione degli assicurati a denunciare sinistri anche di lieve entità, con conseguenti maggiori costi per gli operatori assicurativi».