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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 16:33.
«È indispensabile far partire l'aumento delle tariffe aeroportuali per poi far ripartire gli investimenti e i piani di sviluppo degli aeroporti per farli crescere e ammodernarli». Ad affermarlo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, a margine del convegno sul trasporto aereo organizzato dalla Fit - Cisl.
Sugli aumenti tariffari per il settore «siamo in attesa, fiduciosi», ha detto Fabrizio Palenzona, presidente di Adr e Assoaeroporti. «Da quando se ne é parlato a Taormina - ha aggiunto Matteoli - é passato un anno inutilmente. In generale, i tempi del nostro paese e della nostra economia non consentono così grandi ritardi». Matteoli ha poi spiegato che «non c'è alcun rischio che le risorse non arrivino non solo per l'ammodernamento di Fiumicino, ma addirittura per un vero e proprio raddoppio dell'aeroporto per far fronte agli aumenti di traffico».
«Non sono contrario a un ritocco delle tariffe aeroportuali, a patto che questo serva ad aumentare gli investimenti», ha detto l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli. «Pragmaticamente - ha detto Sabelli - prendo atto del fatto che se le tariffe non si muovono Aeroporti di Roma non investe e io a Roma non posso fare di più, non c'é scampo». Nel settore, per Sabelli c'é un problema che é quello dell'eccessiva offerta: «Questo é il vero cancro - ha detto - l'eccesso di capacità strutturale e la frammentazione dell'offerta. Il consolidamento quindi é la via maestra. Si fondono giganti come United Airlines e Continental. Sono certo che per virtù (e sarebbe meglio) o per necessità (e sarebbe peggio) la via al consolidamento in Italia vada seguita e vada seguita in fretta».
Il ministro ha anche chiarito che la competenza sulle tariffe aeroportuali dall'aprile 2011, secondo quanto previsto dalla normativa europea, dovrà essere trasferita dal governo all'Enac e non, dunque, come aveva proposto il presidente dell' Enac, Vito Riggio, il trasferimento delle competenze in materia di tariffe dal governo all'Antitrust. «Le competenze spettano all'Enac e io non ho mai visto nessuno - sono parole di Matteoli - che ha una competenza e se ne voglia spogliare. Allo stato la realtà è che le competenze saranno dell'Enac». Riggio ha poi chiarito che «la sua proposta di trasferire tali competenze all'Antitrust - ha era per sollecitare il trasferimento delle competenze non a favore dell'ente che presiedo, ma per rendere le procedure più efficaci e veloci».