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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2010 alle ore 19:28.
Un occhio al futuro immediato, al confronto sulla competitività e la produttività tra imprese e sindacati che si aprirà lunedì prossimo. «Credo che l'obiettivo sia un tavolo per la crescita e l'occupazione». E uno rivolto al presente e alle contestazioni targate Fiom che hanno investito oggi le sedi livornesi della Cisl e di Confindustria. «È importante che tutte le forze sane del paese condannino questi atteggiamenti. Credo che anche la Cgil debba prendere le distanze».
La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è intervenuta così a margine dell'assemblea dell'Associazione europea degli industriali chimici che ha eletto al vertice dell'organizzazione l'italiano Giorgio Squinzi, presidente di Federchimica e consigliere delegato di Confindustria per l'Europa.
La numero uno di Viale dell'Astronomia esprime innanzitutto il proprio auspicio sulla partita che si apre lunedì tra imprese e sindacati. «L'idea - spiega Marcegaglia - è quella di condividere tra tutte le associazioni che rappresentano imprese e lavoro prima di tutto una serie di impegni nostri, cioè quello che possiamo fare noi in termini di produttività, organizzazione diversa del lavoro, investimenti». Poi aggiunge: «Ragioneremo insieme anche per capire quali sono i punti fondamentali sui quali cercare di fare crescita, temi come quelli della ricerca, del Sud, delle infrastrutture. Non porterò un'agenda ma lancerò alcune riflessioni e poi le decisioni dovranno venire dal tavolo».
Un'impostazione che non trova ancora una sponda nel sindacato più radicale. Questa mattina, al termine di una manifestazione organizzata a Livorno dalla Fiom, si è registrato un lancio di uova e sassi, oltre a insulti e cori, contro le sedi livornesi della Cisl e di Confindustria. Il raid è avvenuto per protestare contro l'accordo separato sottoscritto da Federmeccanica con Cisl e Uil.
La presidente degli industriali si è comunque soffermata sugli ultimi dati diffusi oggi dall'Istat. «Il peggio è alle spalle, qualche segnale di miglioramento c'è, ma il tasso di crescita è ancora troppo basso». Insomma per la Marcegaglia «la strada da fare è ancora molto lunga per tornare ai livelli precedenti la crisi». Quanto alle contestazioni di stamane a Livorno contro la Cisl e la stessa Confindustria la presidente è chiarissima. «Non si può dire che siano casi isolati - aggiunge - come è stato detto. La Fiom, anche oggi a Livorno, ha lanciato uova, vernici e usato slogan contro la Confindustria locale e la Cisl». Siamo di fronte, ragiona ancora la Marcegaglia, «a un meccanismo per cui è fondamentale che si dica con chiarezza che questi atteggiamenti non fanno parte della cultura delle parti sociali di questo Paese».