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Economia Lavoro

Resta il nodo Fiom, ma prima luce verde per il piano Fabbrica Italia della Fiat. Panda rinviata al 2012

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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2010 alle ore 18:22.

Prima e parziale "luce verde" per il piano Fabbrica Italia da 20 miliardi di investimenti. All'incontro con i sindacati la Fiat ha incassato la disponibilità di Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Uglm a venire incontro alle esigenze del Lingotto, con intese come è stato fatto per Pomigliano D'Arco – ma tarate sulle esigenze di ogni singolo stabilimento – sulla flessibilità nell'organizzazione del lavoro, sul pieno utilizzo degli impianti e sull'esigibilità degli accordi.

Resta il nodo della Fiom-Cgil che non ha firmato l'intesa su Pomigliano, è contraria alle deroghe contrattuali e potrebbe mettersi di traverso nell'attuazione del piano.

Non si tratta di un "ostacolo" di poco conto, per Fiat che ha ribadito come l'avvio del progetto sia subordinato all'esistenza di condizioni preliminari che assicurino il quadro di certezze necessario per la sua realizzazione. All'inizio del confronto con il sindacato, il Lingotto ha detto con chiarezza che Fabbrica Italia non partirà se non ci sarà l'impegno formale delle organizzazioni sindacali ad assumersi precise responsabilità per la riuscita del progetto.

L'importanza delle scelte di destinazione dei nuovi modelli e il volume degli investimenti previsti – è il ragionamento del Lingotto – richiedono un elevato livello di garanzia in termini di governabilità degli stabilimenti e di utilizzo degli impianti. «Abbiamo fissato un percorso giusto, ma prima vogliamo conoscere gli investimenti e poi ci sarà la discussione stabilimento per stabilimento» spiega il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina. I sindacati si aspettavano che l'azienda entrasse più nel dettaglio del piano, per questo motivo non nasconde la propria delusione la Uilm: «Non siamo soddisfatti - afferma il segretario generale Rocco Palombella - perché la Fiat non ha presentato il programma di investimenti come avevamo richiesto». Quanto alla Fiom, il leader Maurizio Landini ha ribadito la posizione delle tute blu della Cgil; ovvero «siamo interessati a discutere il progetto Fabbrica Italia ma la trattativa va fatta nel rispetto del contratto senza deroghe e nel rispetto delle leggi».

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Tags Correlati: Attività sindacale | CGIL | Cisl | Fiat | Giuseppe Farina | Maurizio Landini | Rocco Palombella |

 

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