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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2010 alle ore 13:02.
Un portale nuovo di zecca per guidare e sostenere i giovani che vogliono aprire un'impresa. È questo il frutto della collaborazione tra il ministero della Gioventù e le strutture giovanili delle associazioni imprenditoriali: Confindustria, Confcommercio, Confapi (Pmi), Anga (agricoltori) e Cna (artigiani). Il nuovo sito web è stato presentato oggi a palazzo Chigi dal ministro Giorgia Meloni ed è stato realizzato dal Centro per le applicazioni della televisione e delle tecniche di istruzione a distanza dell'Università La Sapienza di Roma. «È il risultato di un lavoro titanico - ha spiegato la titolare del dicastero della Gioventù - ma non si tratta di uno strumento finito, immobile. È stato studiato per essere aggiornato continuamente anche dagli utenti».
Mille pagine consultabili, 230 documenti da scaricare e oltre cento schede. Sono i numeri del nuovo strumento che è articolato in sei aree principali: dalla sezione impresa e diritto, con una panoramica completa di tutte le forme giuridiche per avviare un'impresa, all'area "più tecnica" dedicata al lavoro, dove il giovane imprenditore può consultare la legislazione che disciplina i diversi rapporti contrattuali oltre che visualizzare le forme di finanziamento dedicate proprio all'imprenditoria giovanile. E ancora, un'area riservata ai bandi in scadenza e alla consulenza on line. Dove, grazie al gioco di squadra con le rappresentanze giovanili delle associazioni imprenditoriali, sarà possibile inviare domande a professionisti selezionati, ma anche scambiare opinioni con gli altri navigatori del sito.
Insomma, un vero Abc per la giovane impresa che nasce, ma anche per le aziende già inserite sul mercato. «In Italia - ha sottolineato Meloni - non esistono spazi e luoghi in cui si fa formazione per i giovani imprenditori e si forniscono tutte le informazioni necessarie ad avviare una azienda». E il portale prova proprio a colmare questo gap. Come ha evidenziato anche Federica Guidi, presidente Giovani Imprenditori Confindustria. «Dobbiamo lavorare affinché si superi questa sorta di legge salica per cui fa impresa solo chi ha ricevuto un'azienda in eredità. Bisogna dare a talenti nascosti l'idea che l'iniziativa imprenditoriale sia strada percorribile per tutti dopo averli informati dei rischi e delle difficoltà». Dunque, è fondamentale, per la Guidi, «lavorare sulla formazione e l'informazione anche perché abbiamo ancora troppe regole, un substrato molto farraginoso«.