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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2010 alle ore 17:47.
Il prossimo Cipe potrebbe segnare l'attesa svolta per la partita delle tariffe aeroportuali. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, a margine della seconda conferenza internazionale dei Trasporti su energia e ambiente, che si è tenuta oggi a Roma.
Il titolare del dicastero di Porta Pia ha auspicato che le risorse, ormai ferme da un anno, «siano sbloccate nel prossimo Cipe. L'aumento delle tariffe è una legge dello Stato, o si modifica la legge o vengono finanziate». Quindi, il dossier dovrebbe essere sbloccato entro fine settimana o al massimo, ha aggiunto Matteoli, potrebbe essere rinviato per un'altra decina di giorni. Ma non oltre.
Sui continui rinvii del comitato interministeriale che attribuisce le risorse per le opere pubbliche, il ministro ha ammesso: «È inutile non dire che se di riunioni del Cipe se ne fanno poche è perchè le risorse sono poche». Sottolineando come, proprio per questo motivo, molti degli ultimi finanziamenti sbloccati siano collegati a operazioni di finanza di progetto e, quindi, all'intervento di risorse private.
Sull'ultimo rinvio del Cipe di venerdì scorso, Matteoli si è giustificato così: «Mancavano alcuni fascicoli sul Meridione che non erano pronti». Una lacuna che è stata colmata: ora tutto è pronto a partire.