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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 15:56.
Legge di stabilità 2010, la nuova finanziaria. Documento integrale
L'abc della Legge di stabilità comma per comma. Ecco che cosa c'è nella nuova finanziaria
Giulio Tremonti conferma che molte richieste di modifica al Ddl di Stabilità presentate in Parlamento non hanno copertura: «sono emerse esigenze per 7 miliardi di euro, ma al momento in cassa ce ne sono solo 5», avrebbe detto il titolare del Tesoro, secondo quanto riportato dal capogruppo Pdl a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, nel corso del vertice di maggioranza alla Camera sulla "nuova manovra finanziaria".
Restano quindi da trovare ancora 2 miliardi di euro per accontentare tutti, e in particolare le richieste di Futuro e Libertà. Tra le possibili coperture si riflette sull'ipotesi di messa all'asta di frequenze delle telecomunicazioni, mentre nel pomeriggio il governo è andato sotto su un emendamento dei radicali a una mozione sulla cooperazione tra Italia e Libia. Fli e Udc hanno votato a favore dell'emendamento, su cui il governo aveva espresso parere contrario. Secondo Cicchitto, nel maxiemendamento (che il governo dovrebbe presentare domani) entreranno sicuramente i fondi per la riforma universitaria (un miliardo), per gli ammortizzatori sociali (1,5 miliardi) e per il rifinanziamento delle missioni di pace all'estero (800 milioni, per sei mesi). C'è poi da lavorare, haaggiunto, anche su scuola, beni culturali, alcuni aspetti delle politiche agricole e altre questioni che attengono alla politica
ambientale.
Molto attesi i fondi per la riforma degli atenei, che, ha detto in mattinata il ministro Mariastella Gelmini, riprenderà il cammino in aula, alla Camera, il prossimo 18 novembre. Nel maxiemendamento dovrebbe trovare spazio anche una riduzione del taglio ai comuni e alle regioni attraverso un allentamento del patto di stabilità. Quanto ai fondi per riparare ai danni provocati dall'alluvione in Veneto, commento laconico: «si starebbe ancora lavorando».
Tremonti ha poi confermato che per la detassazione dei salari di produttività (sgravi fiscali su straordinari e premi di risultato) ci sarebbero circa 800 milioni di euro. «Il ministro dell'Economia ha esposto un quadro di riferimento che è molto stretto dal punto di vista finanziario», ha detto Cicchitto, che ha illustrato gli step successivi: «Ora i gruppi faranno avere le loro osservazioni e il governo presenterà il maxiemendamento». Il compito di raccogliere le indicazioni dei partiti della maggioranza è stato affidato al relatore del Ddl di Stabilità, il pidiellino, Marco Milanese.