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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2011 alle ore 11:59.
Stando fuori dalle fabbriche non si può ripartire, ricostruendo i rapporti di forza. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, si rivolge alla Fiom parlando della vertenza Mirafiori, nel corso dell'intervento con cui ha aperto l'assemblea delle Camere del lavoro.
Secondo Camusso, se al referendum di Mirafiori dovesse vincere il sì, «un esito che non ci auguriamo, ma che non possiamo escludere», ci sarebbero conseguenze «sulla condizione del lavoro, sulla libertà dei lavoratori», con l'esclusione della Fiom e, di conseguenza, della Cgil. «Su questo - ha sottolineato Camusso - dobbiamo continuare a riflettere, domandandoci se è l'unica conclusione possibile. Lo dobbiamo a chi voterà no. Il cuore della contraddizione sta nei processi produttivi. Se non si riparte da lì», dall'esterno degli stabilimenti «non si possono ricostruire le condizioni per ripartire e ricostruire i rapporti di forza. Se non siamo dentro le fabbriche, diventiamo dipendenti non aiutati da altri».
In serata il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'assemblea nazionale delle Camere del lavoro promossa dalla Cgil, parlando di Mirafiori ha detto: «Bisogna far saltare l'accordo, renderlo non applicabile ed essere in grado di riconquistare i diritti che in termini sindacali significa riaprire la trattativa e considerare la vertenza ancora aperta». «Tutto il sindacato, tutta la Cgil lo capisca», ha aggiunto.
Marchionne insulta ogni giorno l'Italia
«Se Fiat può affermare di avere un piano e lo tiene nascosto è anche perché c'è un governo che non fa il suo lavoro. Un Governo tifoso, promotore della riduzione dei diritti, così tifoso che non ha il coraggio di vedere che quando l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne insulta ogni giorno il nostro Paese e le sue possibilità, non offende solo i cittadini e i lavoratori di questo Paese ma in realtà dice delle qualità del governare e delle risposte che vengono date». Così il segretario generale della Cgil, in un passaggio della relazione introduttiva, ha parlato di Sergio Marchionne.