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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2011 alle ore 13:03.
L'inflazione in Gran Bretagna tocca i massimi da oltre due anni: a gennaio l'indice dei prezzi al consumo è salito al 4% su base annua, il livello più alto da novembre 2008, dal 3,7% di dicembre. Il dato è in linea con le attese, ma molto al di sopra degli obiettivi. Lo comunica l'Istituto di statistica britannico. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1 per cento.
Cameron alza la tassa sugli utili delle banche
La Banca di Inghilterra difende l'austerity di Osborne (di Vito Lops)
Insomma, i prezzi al consumo nel Regno Unito sono aumentati del doppio rispetto a quanto prefissato della Banca d'Inghilterra nel mese di gennaio, il che aumenta non poco la pressione sull'istituto centrale, che potrebbe essere indotto ad aumentare i tassi di interesse. L'Office for National Statistics ha detto che i principali fattori che spingono i prezzi al rialzo sono i costi del greggio e l'aumento dell'imposta sulle vendite a gennaio.
Il governatore della BoE, Mervyn King invierà una lettera aperta a George Osborne, Cancelliere dello Scacchiere, per spiegare come la banca centrale intenda reagire a un'inflazione così al di sopra dell'obiettivo del 2% a medio termine. I responsabili politici negli ultimi mesi hanno mostrato preoccupazione che l'inflazione sopra bersaglio potrebbe diventare endemica se i salari cominciassero ad aumentare di pari passo. Ma la fragilità dell'economia ha impedito alla maggioranza del comitato di politica monetaria di votare per aumentare i costi dei prestiti.