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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 13:57.
«Adesso si apre una fase diversa: tenere i conti pubblici ma anche ragionare sulla crescita». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con il premier Silvio Berlusconi e la numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo la firma dell'accordo post-moratoria per il credito alle Pmi. «Ora - ha aggiunto il titolare del Tesoro - possiamo guardare con maggiore respiro» alla crescita. Ma la patrimoniale non arriverà: parola di Silvio Berlusconi: «La patrimoniale non la faremo mai».
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Crescita di altri paesi «drogata» da finanza privata
Tremonti ha poi detto che la crescita di altri paesi è stata superiore a quella italiana perchè «drogata dalla finanza privata». «Noi - ha spiegato - cresciamo dell'1,1% quest'anno ed è una crescita allineata con le previsioni del governo. È vero che cresciamo meno degli altri paesi, ma molti paesi negli ultimi 10 anni sono stato drogati dalla finanza e ora stanno scendendo. Avranno una drastica riduzione del loro tenore di vita non più drogata dalla finanza privata - ha continuato - e saranno i benvenuti nelle fabbriche da cui l'Italia non è mai uscita». «Dietro il boom dell'economia tedesca - ha detto Tremonti - di cui è atteso il declino l'anno prossimo, c'è la contrattazione aziendale, poi c'è la domanda che arriva dalla Cina» ed il fatto che «hanno quote enormi di deroghe alle norme Ue».«Ma nessuno si è accorto di questo». Da risolvere è anche il divario interno al Paese con il Sud che arranca e rappresenta, secondo Tremonti, «un problema nazionale dell'Italia».
In arrivo piano per la crescita
Il ministro dell'Economia ha sottolineato ancora come sarà un tavolo con diversi ministri a mettere a punto il piano per la crescita da presentare ad aprile in Europa. Il primo appuntamento è per domani mattina alle 9.30 al Tesoro. «Domani ci vediamo alle 9.30 con i ministri, cominciamo a ragionare e andiamo verso l'obiettivo di aprile», ha detto il ministro.