Nuovi Cantieri Apuania. Lo stabilimento è specializzato nella costruzione di traghetti. Attualmente si appresta a realizzare una nave ordinata da Rfi

Non solo Fincantieri deve confrontarsi con un mercato delle commesse dimezzato. Anche i Nuovi Cantieri Apuania (Nca) di Marina di Carrara, altro stabilimento governato dallo Stato (Invitalia) e specializzato nella costruzione di traghetti, soffre per la mancanza di ordini.

E mentre costruisce una nave Ro-Ro per Rfi (servirà a caricare i treni per i collegamenti attraverso lo Stretto di Messina), una commessa arrivata in aprile, dopo un lungo periodo di assenza di ordini, Nca coltiva l'obiettivo di arrivare alla privatizzazione. Strada che potrebbe portare anche a un cambiamento di core business. Non più costruzioni di ferry ma realizzazione di megayacht o componenti navali.

«Per adesso - afferma Luigi Mor, ad di Nca - il mercato dei traghetti è fermo, sia in Italia che in Europa. Si affaccia l'ipotesi è che alcuni cantieri possano specializzarsi in navi con motori meno inquinanti e a basso consumo». Ma il vero modo per rilanciare la cantieristica dei traghetti, prosegue Mor , «è lo scrap and build, insomma la rottamazione, come per le auto. Ma si tratta di decisioni che deve prendere l'Ue».

Nel frattempo, Nca ha trascorso un lungo periodo senza lavoro: da metà settembre 2010, quando ha terminato l'ultimo degli otto ferry cruise costruiti per la genovese Grimaldi Holding, fino a l 2011, quando è arrivato l'ordine di Rfi. E i 187 dipendenti di Apuania hanno passatoun anno in Cig ordinaria, al quale si aggiungerà un altro anno, iniziato questo mese, di cassa straordinaria per crisi. Questo periodo sarà interrotto, a rotazione, dal lavoro di realizzazione della nave per le ferrovie.

Ma l'occupazione piena sarà raggiunta solo intorno alla fine di quest'anno, per un paio di mesi. Insomma, sono lontani i tempi in cui Nca costruiva due ferry l'anno da 200 metri ciascuno. E i 18 mesi durante i quali proseguiranno i lavori per la Ro-Ro di Rfi (lunga 147 metri e per un investimento complessivo di 49,5 milioni), afferma Mor, «devono servire per condurre il cantiere ad essere acquisto da privati, con l'uscita dalla compagine azionaria di Invitalia, come prevede l'accordo siglato, nel marzo 2011, da ministero dello Sviluppo economico, enti locali, Fim-Cisl e Uilm».

Ma la privatizzazione non è facile, visto che una gara per aggiudicare Nca (con nove manifestazioni di interesse) c'è già stata nel 2008 ma, alla fine, è andata deserta. «Il cantiere - dice Mor - può essere interessante ma bisogna essere disposti anche a cambiare attività, ad esempio costruire megayacht o componenti, come le strutture per le piattaforme offshore». (R.d.F.)

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