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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2011 alle ore 10:37.

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Una veduta del porto di Civitavecchia con le grandi navi da crociera all'attraccoUna veduta del porto di Civitavecchia con le grandi navi da crociera all'attracco

Il porto di Civitavecchia si prepara a chiudere il 2011 superando, quanto a numero di crocieristi transitati sulle banchine, lo scalo di Barcellona e ad assicurarsi, così, la leadership nel Mediterraneo. Ad annunciarlo è Pasqualino Monti, nuovo presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia (che governa anche Fiumicino e Gaeta), il quale si basa sui dati di booking e sul turnaround (viaggi che prendono avvio e si concludono nel porto romano) delle tre grandi compagnie crocieristiche che operano in porto, riunite nella società Roma Cruise Terminal: Costa Crociere (azienda italiana del gruppo Carnival), Msc (gruppo Aponte) e Royal Caribbean.

Nei primi tre mesi dell'anno, il totale dei passeggeri passati per Civitavecchia è stato pari a 305.970 unità (contro le 297.365 unità di gennaio-marzo 2010); di questi, 145.789 sono crocieristi (contro 105.989 dell'anno scorso) e 160.181 provengono dai traghetti (dove si rileva un calo, visto che nel primo trimestre 2010 erano 191.376). Nello stesso periodo dell'anno, Barcellona ha contato 328.744 passeggeri, dei quali 192.363 crocieristi e 136.381 dai traghetti. Lo scalo spagnolo, dunque, appare in vantaggio rispetto a quello italiano.

Tuttavia, spiega Monti «l'aumento delle crociere turnaround, sul quale ho premuto dal primo momento del mio insediamento (avvenuto ai primi di giugno, Ndr) e che è stato avviato da Costa, Rccl e Msc, ci consentirà, entro la fine del 2011, di arrivare a 2,5 milioni di crocieristi, superando il porto di Barcellona», che nel 2010 aveva totalizzato 2,34 milioni di crocieristi e, prosegue Monti, «quest'anno si attesterà sui 2,4 milioni. Senza contare che lo scalo spagnolo conteggia, nel numero di passeggeri, anche gli sbarchi degli equipaggi, cosa del tutto inusuale. In ogni caso, già i primi dati provvisori di giugno, mese in cui il turnaround sul porto di Civitavecchia è cresciuto del 300%, ci permettono di dire che abbiamo superato il traffico crocieristico di Barcellona».

Il porto di Roma, inoltre, chiarisce Monti, sta allargando la diga foranea (la fine dei lavori è prevista per dicembre) sulla quale sorgerà un nuovo terminal crociere di Roma cruise terminal, frutto di un investimento di 28 milioni: i lavori per la struttura patiranno a gennaio e si protrarranno per 18 mesi. Altro spazio per le crociere a Civitavecchia arriverà dal progetto da 193 milioni (di cui 143 a carico dello Stato e 50 dell'Autorità portuale) per la realizzazione di nove nuovi attracchi per traghetti, due dei quali saranno dedicati anche al traffico crocieristico. L'opera è nella fase della gara d'appalto e prevede tre anni e mezzo di lavori. Ma quattro dei nove attracchi saranno operativi già prima della completa conclusione dei lavori.

Tra gli altri porti italiani in prima linea nel traffico passeggeri, Genova segna, con 198.813 crocieristi, una crescita dell'1,7% tra gennaio e aprile, che comporta una ripresa rispetto al -4%, con 116.443 passeggeri, del periodo gennaio-marzo. Savona risulta in crescita, nel primo trimestre dell'anno, con i passeggeri a +18,7%. In sofferenza, invece, il porto di Napoli che tra gennaio e maggio conta 212.813 crocieristi, con -30% rispetto ai 277.276 dello stesso periodo del 2010. Tuttavia giugno, secondo dati ancora non ufficiali, segnerebbe una netta ripresa rispetto all'anno precedente. Venezia, infine, vanta un traffico passeggeri, tra gennaio e marzo, in crescita complessiva (traghetti compresi) del 48,1%, con 44.991 crocieristi (+167,7% rispetto allo stesso periodo 2010).

L'impennata è dovuta al fatto che, per la prima volta, sono partite da Venezia navi passeggeri in pieno inverno. Per il periodo gennaio-aprile 2011, la crescita dei crocieristi si calibra su +41,3%, pari a 167.359 persone; mentre quella generale dei passeggeri è pari a +26,3%.

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