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Plus24 / L'anno delle Ipo: giochi, cliniche, navi ed energia per 15 miliardi

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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2010 alle ore 13:51.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2010 alle ore 17:07.

Enel Green Power, Ansaldo Energia, Fideuram, Moby, Giochi Preziosi, Kos. È questa la principale squadra di debuttanti di Borsa, che si prepara a infoltire il listino di Piazza Affari in un anno che potrebbe essere di nuovo interesse per i risparmiatori privati e per gli investitori istituzionali che puntano a cavalcare le prospettive di crescita delle future matricole, anche se gli andamenti di Borsa delle ultime operazioni non sono stati certo incoraggianti.
Senza dimenticare che questi sono soltanto i casi più di rilievo nel panorama delle Ipo, visto che in rampa di lancio restano le quotazioni di numerose altre aziende: ad esempio nel settore alimentare con la Newlat, l'azienda che raccoglie marchi come Buitoni (su licenza Nestlé), Giglio, Polenghi e Optimus, fino alla Illy Caffè. Quotazioni che potrebbero raggiungere un valore complessivo di oltre 15 miliardi di euro.

Il vento nuovo è arrivato da Londra, dove già da tempo i grandi advisor si sono rimessi al lavoro in modo frenetico per studiare le Ipo. E il cambio netto di marcia potrebbe presto vedersi in Italia dove per mesi si è visto un solo debutto, cioè quello della società emiliana Yoox, attiva nella vendita online di abbigliamento e accessori di grandi marchi, sul segmento Star. Ipo avvenuta nel 2009 dopo le sole 4 quotazioni del 2008 e, al contrario, i 18 delisting del 2008 e i 12 delisting del 2009.
Il settore dell'energia sarà quello più interessato da grandi Ipo. Ormai in rampa di lancio sono Enel Green Power e Ansaldo Energia. La controllata «verde» di Enel potrebbe debuttare a Piazza Affari nell'ultimo trimestre del 2010, con il possibile ingresso contemporaneo di un partner finanziario di minoranza. L'operazione, con il collocamento del 30%, potrebbe avere un valore di circa 4 miliardi e sarebbe la prima di questo tipo a Piazza Affari nell'energia verde. All'estero sono infatti già quotate aziende come la spagnola Iberdrola Renovables e la portoghese Edp Renováveis. Ma la prima a gettarsi nella mischia nel 2010 dovrebbe essere Kos, la ex-Hss controllata di Cir: attiva nella sanità e nel settore delle cliniche per anziani, potrebbe valere almeno 250 milioni. Nel 2009 il gruppo ha visto i ricavi a 273 milioni e il margine lordo al 12 per cento.

Galoppa verso Piazza Affari anche Ansaldo Energia, per la quale l'azionista Finmeccanica sta anche provando a venderne una minoranza. L'Ipo sembra la strada prescelta, affiancato dagli advisor (Banca Imi e Jp Morgan). La valutazione della società è tra 1,3 e 1,5 miliardi. Stesso discorso vale, passando al risparmio gestito, per Fideuram: archiviata la cessione a Exor, procede verso la Borsa. Valutazione prevista, secondo l'azionista Intesa Sanpaolo, 3 miliardi. Tra le Ipo di dimensioni più contenute sono tre sotto osservazione: quella su Giochi Preziosi e sulla Moby, la flotta di traghetti di Vincenzo Onorato. Le due società vedono entrambe come azionista finanziario Clessidra che sta accelerendo per l'Ipo di entrambe.

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La squadra di banche prescelta per la quotazione del primo gruppo italiano produttore di giocattoli, con Ipo probabilmente entro l'estate, dovrebbe vedere Intesa e UniCredit in team con Bnp Paribas e Merrill Lynch, con quest'ultima fortemente voluta dal presidente Enrico Preziosi. La società potrebbe valere circa un miliardo di euro, comparata con altri competitor – anche se più grandi – come l'americana Mattel. Sempre Clessidra sta mettendo a punto con Vincenzo Onorato anche la quotazione di Moby (coinvolti UniCredit, Deutsche Bank, Vsl, Dewey e Clifford Chance). E anche a Trieste si potrebbe respirare presto aria di Ipo per Illy Caffè.