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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2010 alle ore 09:55.
I vecchi CcT vanno in pensione. Al loro posto arrivano i nuovi CcTeu. La differenza? Sono entrambi titoli di debito emessi dallo Stato italiano, a tasso variabile. I primi, però, sono indicizzati al rendimento in asta dei BoT a 6 mesi, mentre i secondi saranno indicizzati all'andamento dell'indice Euribor sempre a 6 mesi. Lo stesso indice che le famiglie italiane hanno imparato a conoscere perché è anche il parametro a cui è agganciata la maggior parte dei mutui a tasso variabile. Per il lancio del nuovo CcTeu è questione di giorni. In ogni caso il direttore generale del Tesoro per il debito pubblico, Maria Cannata, tranquillizza i risparmiatori: «I vecchi Cct resteranno liquidi».
Lunedì 21 giugno il Tesoro ha comunicato di aver affidato a Banca Imi, Bnp Paribas, Jp Morgan Securities, Monte dei Paschi di Siena capital services banca per le imprese, e Unicredit bank il mandato per il collocamento sindacato del primo CcTeu con scadenza 15 dicembre 2015. Intanto, secondo quanto risulta a Radiocor, il nuovo collocamento è atteso per questa settimana, forse già mercoledì. Secondo fonti finanziarie interpellate dall'agenzia di stampa del Sole 24 Ore, l'avvio dell'operazione non é ancora stato fissato con precisione, date le condizioni di mercato e la definizione dei numerosi aspetti legali legati al lancio del nuovo CcT e alla possibilità di operazioni di scambio con CcT in circolazione sul mercato. L'ammontare dell'emissione avrà almeno una dimensione benchmark, non inferiore ai 2-3 miliardi di euro.
Ma cosa cambia per i risparmiatori? Cosa cambia per gli investitori che hanno in portafoglio un CcT (rappresentano il 10,76% sul totale dei titoli di Stato in circolazione al 31 maggio 2010)? Il Sole 24 Ore lo ha chiesto a Maria Cannata, direttore generale del debito pubblico al Tesoro, regista delle aste dei titoli sul mercato compreso il prossimo collocamento dei CcTeu.
Come impatterà la decisione di non emettere più CcT sui risparmiatori che detengono in portafoglio questi strumenti?
Possono dormire tra due guanciali. Continueremo a monitorare gli specialisti e ad assicurare la liquidità nel mercato dei vecchi CcT anche dopo il collocamento dei nuovi CcTeu. Pertanto chi detiene vecchi CcT non ha nulla di cui preoccuparsi.
Come mai avete deciso di lanciare i CcTeu?
Ci siamo resi conto che il CcT è rimasto uno strumento prettamente domestico che ha poco attirato, a differenza degli altri titoli di Stato italiani, gli investitori stranieri. Allo stesso tempo ci siamo resi conto che che c'è una fetta di domanda di investitori istituzionali esteri che sarebbe interessata a uno strumento agganciato all'Euribor (come appunto il nuovo CcTeu, ndr) rispetto al CcT che è agganciato all'andamento del Bot. Inoltre i CcT hanno dimostrato un segnale di debolezza negli ultimi due anni, in concomitanza dello scoppio della crisi dei mercati finanziari. Incoerentemente con la natura di questi prodotti, i prezzi hanno subito una forte volatilità. Per questo motivo, considerati questi ripetuti episodi di debolezza, abbiamo deciso di innovare il prodotto. Saremo i primi a lanciare un bond pubblico agganciato all'Euribor con lo Stato che si impegna a garantirne la liquidità. Esperimenti simili ci sono stati in Spagna e Belgio ma senza alcuna garanzia sul fronte della liquidità.
Inizialmente sarà riservato agli istituzionali (banche, fondi di investimento, etc.). Quando potranno acquistarli i piccoli risparmiatori?
Il primo collocamento potrebbe essere datato intorno a metà a luglio. Anche se su questo punto non abbiamo preso una decisione definitiva. Per ora posso dirle che abbiamo dato il mandato alle banche e che al solito quando ci saranno le condizioni favorevoli di mercato procederemo con il collocamento sindacato. Gli investitori retail potranno acquistare questi prodotti solo sul mercato secondario, una volta avvenuto il collocamento. Anche se è probabile che gli investitori istituzionali siano interessati a mantenere le posizioni prese e che pertanto, almento inizialmente, per un piccolo risparmiatore sarà difficile acquistare questi prodotti. È per questo che il nostro obiettivo è favorire prima l'ingresso degli istituzionali in modo tale da creare quella massa critica sufficiente a garantire un agevole accesso in futuro di questi titoli sul secondario.
Chi è interessato all'acquisto di CcTeu?
Abbiamo buone informazioni riguardo a un grande interesse per gli investitori istituzionali italiani, come fondi di investimento e banche.
Il CcT va quindi in pensione?
Non ci saranno nuove aste programmate di CcT. Al di là di eventuali aste off-the-run qualora ve ne sia la richiesta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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