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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 10:41.

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Le associazioni dei consumatori promuovono la Psd: il giudizio è positivo, salvo alcune critiche specifiche su singoli aspetti della direttiva. «Quando l'Europa interviene sugli aspetti tecnici del sistema bancario, a noi sta sempre bene – osserva Mauro Novelli, segretario nazionale di Adusbef –. Anche perché, in genere, la qualità media dei servizi bancari europei è superiore alla nostra. Valutiamo positivamente soprattutto lo stop al "volantinaggio" indiscriminato di carte di credito revolving, che spesso i clienti inconsapevoli si ritrovano nella cassetta delle lettere. Ci auguriamo solo che gli istituti di credito italiani non scarichino sui consumatori i costi derivanti dall'adeguamento alla direttiva, sotto forma di nuove voci di spesa». Qualche critica su due aspetti: «Il divieto di antergazione della valuta dei bonifici, in realtà potrebbe dare luogo a complicazioni in qualche caso. Prendiamo l'esempio di un importo pagato due volte, errore scoperto dalle parti dopo qualche mese: non potendo ricorrere, per la restituzione della cifra in eccesso, di un bonifico con una data valuta anteriore, bisognerà calcolare anche gli interessi su quei mesi, cosa che prima non era necessaria. Irrisolto poi il problema dell'uso illegittimo delle carte di pagamento elettroniche: ancora oggi, quando clonano un bancomat o una carta di credito, il truffato deve attendere settimane prima di riavere i soldi perché la banca effettui i controlli del caso. La direttiva avrebbe potuto essere più incisiva e vietare che il rischio di impresa venga accollato al cliente».

Commento positivo anche da Roberto Tascini, segretario generale dell'Adoc: «La direttiva va nella direzione giusta, quella anticipata l'anno scorso dalle disposizioni di Banca d'Italia in materia di trasparenza bancaria». Qualche riserva sulla comunicazione ai clienti: «La direttiva costituirà un banco di prova sul comportamento degli istituti di credito. La Psd afferma che le informazioni fornite dovranno essere più chiare e complete; oggi le banche forniscono già prospetti informativi estremamente esaustivi, che tuttavia lasciano molto a desiderare sul fronte della chiarezza espositiva. Sarebbero preferibili comunicazioni più sintetiche, ma anche più comprensibili». Critico, infine, il giudizio del segretario Adoc su un ultimo punto: «Ci saremmo aspettati un'applicazione immediata dell'accredito dei bonifici in un solo giorno senza bisogno di una deroga che, di fatto, rimanda l'introduzione della misura in Italia».
An. Cu.

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