Mancano poche ore per prenotare i primi CcTeu indirizzati ai piccoli risparmiatori. Il termine ultimo per le prenotazioni in banca scade, infatti, mercoledì 28 luglio. I titoli andranno in asta giovedì mentre il 2 agosto sarà fissato il regolamento. L'importo è compreso tra 1,5 e 2,5 miliardi di euro. Ecco le istruzioni per l'uso, reperibili anche attraverso i fogli informativi asportabili gratuitamente presso le principali filiali bancarie in Italia.

Cosa sono i CcTeu. I CcTeu sono i Certificati di credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi. Sostituiscono i vecchi CcT. Come questi e sono obbligazioni governative a tasso variabile. Ma, a differenza dei CcT, sono agganciati all'andamento dell'indice Euribor a 6 mesi (lo stesso parametro utilizzato anche per calcolare le rate di molti mutui a tasso variabile) e non al tasso dei BoT a 6 mesi, ancora utilizzata invece dai CcT.

Il rendimento. Ripartito su due cedole semestrali, il rendimento dei CcTeu è dato dal tasso Euribor a 6 mesi, maggiorato dello 0,80 per cento. Per chi partecipa all'asta del 29 luglio (prenotando l'acquisto entro mercoledì 28 in banca) il rendimento certo semestrale della prima cedola, che scade il 15 dicembre 2010, è pari allo 0,917% lordo. A questo rendimento bisogna - come spiega un operatore bancario - sottrarre il rateo (quota interessi già maturata) calcolato dal 15 giugno (dato che i CcTeu che vanno in asta il 29 luglio sono un'ulteriore tranche - la prima rivolta al pubblico dei piccoli risparmiatori - dell'emissione del 24 giugno con godimento dal 15 giugno, riservato agli istituzionali e al concambio con i vecchi CcT).

Attualmente, come pubblicato giornalmente sul Sole 24 Ore, il rateo è pari a 0,22048. Quindi il rendimento della prima cedola, conteggiato dal 2 agosto al 15 dicembre, si attesterà intorno allo 0,69 per cento. Per calcolare il tasso da applicare sulla cedola successiva (15 dicembre/15 giugno) bisognerà aspettare di vedere come si muoverà l'indice Euribor, a cui appunto sono indicizzati i CcTeu. Nella proiezione, si parte anche in questo caso dallo 0,917% ma è probabile che sia più alto dato che gli indici Euribor, sulle varie scadenze, sono in lenta ma costante risalita dopo i minimi toccati lo scorso marzo.

La scadenza è fissata al 15 dicembre 2015,

Lotto minimo. Per partecipare all'asta è necessario un investimento minimo di 1.000 euro.

Commissioni. Al momento - leggendo il foglio informativo - non sono previste commissioni che, invece, pur cambiando da banca a banca, sono previste per i BoT. Le norme sulla trasparenza bancaria hanno fissato un tetto alle commissioni che le banche possono richiedere ai propri clienti per la sottoscrizione dei BoT: esse non possono superare una percentuale del capitale sottoscritto pari allo 0,05% per i titoli con durata residua uguale o inferiore agli 80 giorni, allo 0,10% per i titoli con durata residua compresa tra gli 81 ed i 170 giorni, allo 0,20% per quelli con durata residua tra i 171 ed i 330 giorni e allo 0,30% per i titoli con durata residua pari o superiore a 331 giorni.

Arbitraggio con il mutuo. Tecnicamente - continua l'operatore - chi sta rimborsando un mutuo a tasso variabile indicizzato all'Euribor a 6 mesi può fare un arbitraggio con i CcTeu. In pratica, avendo sia un attivo che un passivo agganciati a un parametro variabile annulla il rischio potenziale derivante dalle oscillazioni dell'Euribor. Si tratta ovviamente di un'ipotesi scolastica, ma potenzialmente curiosa e, di certo, la prima opzione in tal senso per un mutuatario.

Perchè sostituiscno i CcT. Secondo quanto dichiarato al Sole 24 ore da Maria Cannata, direttore generale del Tesoro per il debito pubblico, il «CcT è rimasto uno strumento prettamente domestico che ha poco attirato, a differenza degli altri titoli di Stato italiani, gli investitori stranieri. Inoltre i CcT hanno dimostrato un segnale di debolezza negli ultimi due anni, in concomitanza dello scoppio della crisi dei mercati finanziari. Incoerentemente con la natura di questi prodotti, i prezzi hanno subito una forte volatilità. Per questo motivo, considerati questi ripetuti episodi di debolezza, abbiamo deciso di innovare il prodotto».

Come è andata la prima tranche (riservata a investitori istituzionali). Il 24 giugno si è conclusa la prima emissione di CcTeu (con scadenza 15 dicembre 2015, godimento 15 giugno 2010 e cedola semestrale indicizzata all'euribor 6 mesi con uno spread aggiuntivo di 80 punti base). L'emissione è stata conclusa per un importo complessivo pari a 5 miliardi, che si compongono di una tranche di 4 miliardi emessa contro contante e di una seconda tranche di 1 miliardo emessa in scambio contro vecchi CCT in circolazione precedentemente annunciati. Con riferimento alla tranche emessa contro contante, hanno partecipato all'operazione oltre 170 investitori per una domanda complessiva di quasi 5,6 miliardi di euro. Il 49,7% dell'emissione è stato assegnato alle banche, mentre gli asset manager ed i fondi d'investimento si sono aggiudicati circa il 30,5% dell'ammontare complessivo. Il 13,3% circa è stato collocato presso investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (fondi pensione e assicurazioni circa l'10,3%, istituzioni ufficiali il 3 %) mentre il 5,1 % è andato a società non finanziarie.

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