È tornata l'avversione al rischio sui mercati, per l'effetto combinato del calo della produzione industriale tedesca di luglio e delle preoccupazioni sul settore finanziario europeo, dopo che il Wall Street Journal ha messo in dubbio l'esito degli "stress test" europei condotti per verificare la solidità dei bilanci delle banche. Di conseguenza i future sui prezzi del Bund tedesco, considerato il titolo più affidabile dell'area euro, sono balzati a 133,16 (+0,76%) con il rendimento del decennale al 2,236%. Sono aumentati gli spread tra i Bund e i titoli periferici con nuovi massimi per i titoli portoghesi e irlandesi.

Nel caso dell'Irlanda il differenziale di rendimento dei titoli di Stato decennali rispetto al bund tedesco è balzato a 377 centesimi, livello mai toccato dalla creazione dell'euro. I rendimenti dei titoli irlandesi sono balzati per la prima volta oltre il 6 per cento. Sotto tiro anche il debito portoghese, con il premio di rendimento a 354 punti base (rendimento al 5,8%), e quello greco, con lo "spread" a 940 punti (rendimento 11,8%), poco sotto il record di 965 segnato all'apice della crisi di Atene.

Italia e Spagna al riparo. Il ritorno di tensione risparmia invece i titoli di Stato di Italia e Spagna: il differenziale di rendimento fra i BTp (rendimento 3,76%)decennali italiani e quelli tedeschi è a 153 dopo aver superato 170 nei giorni scorsi, quello fra i titoli spagnoli (rendimento al 4,06%)e i bund a 178 dopo aver superato 190.

©RIPRODUZIONE RISERVATA