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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2010 alle ore 19:34.
«La Commissione europea mercoledì presenterà le nuove regole per il patto di stabilità. Una normativa per rafforzare le regole di bilancio nell'Unione europea che prevederà sanzioni più severe per i paesi che non le rispettano», ha dichiarato il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn, a margine del meeting di Bruxelles in cui sono riuniti i ministri delle Finanze dei paesi dell'Unione europea guidato dal presidente di turno Herman Van Rompuy.
Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha fatto appello all'Europarlamento affinché le nuove regole del patto di stabilità in corso di revisione siano «ambiziose», riconoscendo che il modo in cui Strasburgo ha agito sulle regole della supervisione finanziaria «ha dimostrato che non vuole accettare compromessi fondati sul denominatore più basso possibile».
Secondo Rehn «le sanzioni saranno semi-automatiche e dovranno essere stabilite presto per evitare l'eccessivo indebitamento e deficit». Cosa si intende per sanzioni semi-automatiche? «Significa che una volta che via sia una decisione su un paese in merito a una procedura di disavanzo eccessivo, le sanzioni adottate potranno essere modificate solo a maggioranza qualificata». Lo stesso ha poi spiegato che le norme che saranno proposte dalla Commissione mercoledì «non richiederanno una modifica del trattato Ue, anche se i paesi sono liberi di perseguire le riforme di più ampio respiro che richiederebbero un nuovo trattato se vi è la necessaria volontà politica»
Il vertice dei ministri europei giunge nel giorno in cui sulla Grecia, il paese che a maggio ha ricevuto un pacchetto di aiuti da 110 miliardi di euro, è arrivata una nuova doccia fredda da parte dell'agenzia di rating Moody's secondo cui per le banche greche le prospettive restano negative. L'agenzia ha precisato inoltre che ulteriori deflussi dai depositi potrebbero aumentare l'eventualità che i rating vengano tagliati.
Ecco in dettaglio le proposte della Commissione europea sul nuovo patto di stabilità:
I paesi che hanno intrapreso riforme "sistemiche" delle pensioni potranno beneficiare di un approccio "più flessibile" nel momento in cui viene valutato l'avvio della procedura per deficit eccessivo. La proposta va incontro a molti paesi dell'Est. La flessibilità "speciale" vale anche per la valutazione del debito pubblico: si prevede un periodo transitorio di cinque anni per considerare i costi netti di tali riforme.