Generali lancia il progetto Pmi. Il gruppo triestino presenta oggi in un convegno a Mogliano Veneto le sue proposte per diffondere le coperture assicurative nelle unità produttive di piccole e medie dimensioni. Polizze disegnate specificatamente per quelle esigenze, un nuovo strumento per l'analisi dei rischi e una rete di 300 agenti formati allo scopo. L'obiettivo è naturalmente quello di allargare la raccolta assicurativo ma anche di aiutare le piccole e medie imprese italiane a superare il difficile momento che stanno attraversando. «È la spina dorsale del nostro sistema produttivo - anticipa Giovanni Perissinotto, il ceo di gruppo – ma mostra la sua fragilità soprattutto in tempi di crisi come quello attuale che mette a rischio la sopravvivenza di molte aziende. La sottoassicurazione, che tradizionalmente caratterizza queste imprese, non soltanto le priva di strumenti in grado di dare maggiori certezze alla propria attività ma spesso ne inibisce anche l'accesso al credito bancario».
Il Leone triestino è già un leader di mercato in questo segmento. «Nel 2009 - precisa ancora Perissinotto - abbiamo collocato circa 350 milioni di premi per coprire i rischi delle aziende di piccole e medie dimensioni. Quest'anno, in considerazione della crisi, mi riterrei soddisfatto a confermare questo portafoglio ma il prossimo anno, con al nostra iniziativa, vogliamo incrementarlo del 5 per cento. Ci sembra un obiettivo ambizioso considerando la congiuntura economica ed il fatto che già deteniamo una quota di mercato del 20 per cento».
Nel complesso circa 350 mila soggetti con partite Iva possiedono una polizza con l'emblema del leone rampante, in media i contratti sono di modesta entità, il premio medio è intorno ai mille euro. Però, quando si verifica un'evento imprevisto quella copertura si dimostra utile, talvolta è addirittura indispensabile per proseguire l'attività produttiva. «È il nostro mestiere di assicuratori - sottolinea ancora Perissinotto - Lo scorso anno, che è stato funestato da molte calamità naturali, abbiamo distribuito risarcimenti alle piccole e medie imprese per circa 300 milioni. In un anno difficile, tenendo conto delle commissioni alla rete distributiva, in pratica, abbiamo rimesso in circolo i premi incassati. Il nostro piano per le Pmi ci permetterà di presidiare meglio questo segmento e di intercettare i trend della ripresa».
L'offerta del gruppo triestino prevede un pacchetto di base che poi è adattato alle esigenze di ciascun settore produttivo. Le coperture sono quelle relative ai fabbricati (compresi i rischi catastrofali) la responsabilità civile verso i terzi ed i dipendenti, l'interruzione dell'attività produttiva, la tutela legale, la RC per i prodotti. Le Generali sta lanciando preso la propria rete uno strumento nuovo - si chiama "Zoom-Pmi" - per facilitare l'analisi dei rischi ed il ceck up delle esigenze assicurative. Infine nei mesi scorsi sono stati avviati specifici corsi di formazione che hanno coinvolto circa 300 agenti.
Lo sforzo del gruppo trova una giustificazione con il livello di sottoassicurazione che caratterizza le imprese italiane. Al convegno di Mogliano Veneto verrà riproposto un recente studio di Luigi Guiso (professore dell'Istituto universitario europeo) da cui si ricava che un'impresa su cinque con meno di 15 addetti non possiede alcuna copertura e, anche quando la dimensione è maggiore (32 dipendenti) una percentuale non trascurabile del 14% non dispone di un'assicurazione contro l'incendio, cioè è esposta direttamente ad un pericolo che può metterne a repentaglio l'esistenza.
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