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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010 alle ore 10:04.
È difficile da incartare o mettere sotto l'albero, ma un appartamento a Londra potrebbe essere un graditissimo regalo di Natale. Così almeno sembrano pensare molti italiani e altri abitanti di Eurolandia che in questo periodo stanno ridando vitalità al mercato immobiliare della capitale britannica. A spingere l'interesse degli acquirenti europei sono due fattori: la debolezza della sterlina e la convinzione che un immobile a Londra sia sempre un buon investimento, specie dopo la flessione dei prezzi degli ultimi due anni.
Spesso ci sono altre considerazioni che spingono all'acquisto, come un periodo di lavoro a Londra o gli studi universitari dei figli. Per questo una delle zone più richieste e a prova di crisi è St Katherine's Docks, a un passo dalla Torre di Londra e dalla City. Nell'Ottocento era il cuore della Londra commerciale, dove centinaia di navi scaricavano nei suoi magazzini merci importate di tutti i generi. Adesso è un'isola di pace a un passo dal caos del distretto finanziario e del lungo Tamigi. Sull'acqua galleggiano ancora barche, ma sono yacht di lusso e barche a vela per le escursioni del weekend.
Al centro del complesso c'è Ivory House, costruita nel 1858, chiamata così a causa delle enormi quantità di avorio che veniva scaricato dalle navi e conservato all'interno: 200 tonnellate all'anno, pari a 4mila elefanti africani sacrificati all'inesauribile richiesta di gioielli, ornamenti, palle da biliardo e manici di posate. Ivory House, ristrutturata e trasformata in appartamenti di lusso, è l'unico magazzino ottocentesco che resta a St Katherine's Docks, affiancato ora da edifici moderni.
Il luogo è richiestissimo nonostante i prezzi siano elevati. Un attico con vista di 200 mq a Ivory House è in vendita per 2,5 milioni di sterline, mentre un appartamento di due camere da letto di poco meno di 100 mq costa 850mila (960mila euro al cambio 1 £ = 1,1283 €). «La grande richiesta è dovuta alla posizione e al fatto che sono appartamenti unici facilmente rivendibili o affittabili – afferma Charles Fisher di Savills –. Abbiamo venduto a diversi italiani che lavorano nella City e si sono innamorati del posto». L'unico problema, secondo Fisher, è che la domanda è sempre superiore all'offerta.
«I compratori europei amano St Katherine's Docks per le barche, la vista sull'acqua, la tranquillità e la storia che vi aleggia – spiega Andrew Phillips, manager della filiale di Shoreditch di Foxtons . - Gli asiatici invece preferiscono Canary Wharf perché con i suoi grattacieli modernissimi assomiglia di più a Hong Kong, Shanghai o Singapore».
Secondo Yolande Barnes, responsabile di Savills Residential Research, una flessione è possibile per il mercato londinese il prossimo anno ma le prospettive a lungo termine restano positive: «Può darsi che ci sia un rallentamento nel 2010, ma non sarà superiore all'1 per cento. Le nostre previsioni sono poi che la crescita dei prezzi nel centro di Londra sarà del 18% nei prossimi tre anni e del 35% nei prossimi cinque».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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