«Dopo un periodo molto difficile, siamo venuti a Eurocucina consapevoli che questa edizione sarà la più importante degli ultimi 20 anni, quella, speriamo, del rilancio». Per Dionisio Archiutti, direttore marketing di Veneta Cucina, ora occorre presentarsi con prodotti ad alta vendibilità, già pronti per il mercato e garantire i necessari servizi. Per vendere, il bel design italiano non basta più. All'origine di questa situazione le drammatiche difficoltà di un 2009 che ha registrato crolli di mercato tra il 10 e il 20%, seguiti da un inizio 2010 senza ripresa. Il mercato più importante, quello russo, ha letteralmente ceduto di schianto nel 2009, dopo un 2008 di arretramento. «Le sole note positive provengono dai mercati asiatici – dichiara Archiutti – ripartiti sin da fine 2009 e gli unici dove si è di nuovo tornati a crescere».

Ma il ritorno alla crescita non è per tutti, riguarda chi ha saputo programmare strategie commerciali e industriali con partner locali forti anziché affidarsi a vendite-spot. Il caso di Veneta Cucine sembra dimostrarlo: pur registrando un calo del 5% del fatturato, le esportazioni sono salite a 30 milioni di euro con una previsione di ulteriore aumento a fine anno. «Siamo in Asia dal 2000 e per noi il servizio e le alleanze con partner locali molto forti sono essenziali – dichiara Archiutti –. E per fare buoni risultati non c'è bisogno di delocalizzare. Noi abbiamo quattro stabilimenti in Italia, in Veneto, dai quali escono ogni anno oltre 60mila cucine. Abbiamo anche accordi produttivi con aziende locali ma solo per prodotti di bassa gamma e solo per i mercati di riferimento». Questo avviene anche in Cina dove Veneta Cucine ha concesso ad un'azienda la licenza di produrre mobili di fascia bassa per il mercato cinese mentre nei 15 negozi monomarca si vendono le cucine provenienti dall'Italia. «In India stiamo lavorando bene con un'équipe di designer locali che ci consentono – prosegue Archiutti – di realizzare prodotti a forte contaminazione di gusti. Ma tutto riflette comunque l'inconfondibile stile italiano».

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