Apple alla ricerca di un direttore finanziario. E per la prestigiosa posizione avrebbe contattato Laurence Tosi, il Chief financial officer di Blackstone, il più grande fondo di private equity al mondo. La notizia, riportata da Blooomberg, è stata smentita da Apple che ha ribadito, riferendosi a Peter Oppenheimer (l'attuale Cfo della Mela) che «non se ne andrà».

D'altro canto lo stesso Tosi, 42 anni, con Merrill Lynch e Cnbc nel curriculum, non dovrebbe muoversi dalla poltrona, in base alle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Blackstone, Stephen Schwarzman. Resta il fatto che la voce di un nuovo Cfo per Apple circola negli ambienti finanziari. Un eventuale rimpiazzo di Oppenheimer sarebbe il primo operato da Steve Jobs dal 2004, quando scelse l'allora Oppenheimer (oggi 48 anni) al posto di Fred Anderson, successivamente co-fondatore della società di private equity Elevation Partners.

Certo è che un nuovo Cfo avrebbe una bella somma da spendere per provare a potenziare il business. Un business che va a gonfie vele, come del resto la quotazione dei titoli Apple al Nasdaq, il cui valore si è moltiplicato per 20 volte dal 2004 e, nonostante questo, continua a riscuotere il parere favorevole degli analisti finanziari di Wall Street dato che nel 2010 le azioni hanno vissuto un'altro anno d'oro.

Un nuovo Cfo, dicevamo, non avrebbe le mani legate, dato che la liquidità nelle casse della società di Cupertino è balzata a 25,6 miliardi di dollari (dati relativi al 30 settembre 2010) rispetto ai 15,4 di tre anni fa. Insomma, iPod, iPad, iPhone e compagnia bella stanno gonfiando la società ripresa in mano da Jobs a inizio millennio. E proprio per questo, che sia Tosi o no il candidato, la lettura dietrologica di questa rumor induce a pensare che Apple starebbe pensando a qualche nuova acquisizione. Nell'ultimo anno la società ne ha compiute (appena) quattro, ritmi inferiori a quelli delle rampanti società della Silicon Valley e certamente a quelle compiute dallo stesso Tosi negli ultimi 12 mesi (30).

365 giorni da Steve Jobs. L'anno d'oro del fondatore di Apple

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