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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2011 alle ore 08:15.
Crescita sostenuta di domande di mutui nel mese di dicembre, rispetto allo stesso mese del 2009; infatti le richieste sono salite del 16%, portando il dato annuo a un aumento dell'1% rispetto al 2009, quando già era salita del 7% rispetto al 2008. Lo riportano i dati del Barometro Crif, società che fornisce strumenti per l'erogazione del credito, basati sull'analisi di 75 milioni di posizioni creditizie che segnano la controtendenza del finanziamento ipotecario rispetto ai prestiti che sono invece calati del 3% nel l'ultimo anno.
«La domanda continua ad essere sostenuta da surroghe e rinegoziazioni – spiega Enrico Lodi, direttore General credit Bureau di Crif – ma segnala l'interesse da parte delle famiglie verso l'acquisto di abitazioni, anche come forma alternativa di investimento, spinte dai bassi tassi di interesse».
Le difficoltà delle famiglie si possono cogliere però dalle durate dei mutui che tendono a spostarsi verso l'alto, con un incremento significativo, del 3%, dei mutui sopra i 20 anni che rappresentano più della metà del totale.
Questo dato è legato anche al fatto che l'importo medio ha segnato una leggera crescita passando da 136 a 139mila euro, con un aumento degli importi sopra i 150mila euro. Per quanto riguarda l'età media di chi accende il mutuo non ci sono grandi variazioni con il 60% delle richieste compreso nella fascia tra i 25 e i 44 anni, anche se sono in lieve crescita le richieste degli over 45.
I tassi di interesse
In discesa i tassi variabili mentre salgono quelli fissi, con l'unica vistosa eccezione del tasso decennale che scende dal 4,12% al 3,9 per cento. È questo il trend evidenziato dalle migliori offerte di mutuo elaborate da mutuionline.it il 5 gennaio rispetto al 17 dicembre scorso.
Per l'acquisto di un abitazione da 200mila euro, chiedendo un finanziamento di 100mila euro, a gennaio per un mutuo decennale a tasso variabile si ottiene un tasso del 2,03% rispetto al 2,07% di due settimane prima con la rata mensile che passa da 923 a 921 euro.
Stessi tassi per i mutui a 15 e 20 anni mentre passa dal 2,06% al 2,02% quello per i finanziamenti di 25 anni e scende dal 2,17% al 2,13 per cento il trentennale.
Discorso inverso per le offerte sul tasso fisso. Detto del decennale che registra la diminuzione della rata da 1.018 a 1.008 euro mensili gli altri ratei segnano tutti un aumento: per mutui di 15 e 20 anni da 4,33% a 4,35% mentre per i venticinquennali si passa da 4,3% a 4.45% con otto euro in più di rata mensile. Incremento di 0,1% anche per i trentennali che salgono a 4,55%, con la rata che aumenta di sette euro.
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