Diamond (Barclays): il tempo per le scuse è finito. I bonus essenziali al business (Afp)

LONDRA - «Il tempo del rimorso è finito». Bob Diamond guarda negli occhi i deputati della Commissione Tesoro dei Comuni e batte meteforicamente i pugni sul tavolo, nella prima uscita da ceo di Barclays Bank. Difende le banche e difende i bonus dei banchieri. Anche il suo che si sussura sarà di 8 milioni di sterline. «Signor Diamond è disposto a rinunciarci?», domanda John Mann, laburista. Senza fare una piega il banchiere americano più pagato del Regno di Elisabetta replica così. «Ne devo parlare con mia moglie e i miei figli...Lei non è un grande fan di Barclays?». «Sono un grande fan di ricevere risposte da lei», replica Mann.

A Londra lo chiamano grilling e ieri, Bob Diamond è stato rosolato su una piastra per qualche ora in un teso confronto che ha visto in un'ideale arena banche contro politici. Vincono le banche che quest'anno si assegnerano bonus per 7 miliardi di sterline, circa 300 milioni in meno dello scorso anno nonostante la polemica sia tornata a accendere la vita pubblica britannica. Il prezzo sarà quello di una crescente impopolarità che oggi, però, colpisce anche il governo di David Cameron scosso dalle critiche dell'opposizione laburista.

I sussurri dei giorni scorsi sono esplosi ieri, con nuova virulenza, in accuse che Diamond non ha finto di non vedere. «La politica dei bonus non è presa con leggerezza, c'è sensibilità...Sono gratifiche legate alle performance. Se una banca va male per colpa del management non deve essere salvata dai contribuenti». Via libera al fallimento? Anche quando mette a rischio il sistema? Le domande si sono accavallate e inevitabilmente non si sono mai allontanate da un interrogativo: perchè remunerazioni così elevate anche quest'anno quando Londra è in marcia verso la più severa stretta di bilancio dell'ultimo trentennio? Bob Diamond ha parlato per tutti, difendendo un'industria che resta il pilastro dell'economia inglese e che da due anni è sotto scacco. «Barclays – ha detto – deve mettere in correlazione la performance con la retribuzione in linea con quanto fanno i concorrenti. L'alternativa è non avere più investment banking nel Regno Unito». E questo è bastato per far correre un brivido lungo la schiena dei deputati della Commissione Tesoro.

Nei prossimi giorni i dettagli dei bonus dei banchieri britannici saranno diffusi e se le previsioni saranno accolte Stephen Hester, ceo di Rbs, dovrebbe incassare 2,5 miliardi di sterline nonostante la banca sia ancora in mano pubblica. Proprio riferendosi a Rbs e Lloyds, il premier Cameron aveva suggerito "moderazione", concetto interpretato in modo elastico. Hester prenderà meno di un terzo di Diamond, ma per i contribuenti inglesi che hanno pagato il salvataggio di Royal Bank resta un'enormità.