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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 09:43.

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FRANCIA
Maxi-Oat in arrivo da Parigi
La Francia sarà il principale emittente di titoli di stato in euro la prossima settimana in Eurolandia: aste tra 7,5 e 8,5 miliardi di OaT a medio-lungo termine, di cui uno on-the-run in via di emissione e tre off-the-run illiquidi. Il collocamento sarà aiutato dalla liquidità extra alimentata da maxi-rimborsi e cedole pagati dal Tesoro italiano. Ma neanche la Francia di questi tempi può dormire sonni tranquilli. Il declassamento del Giappone, le rinnovate minacce di retrocessione sul rating Usa e il peso dei salvataggi che grava sugli stati "AAA" dell'eurozona mette in ombra lo standing della Francia. Nomura stima che il deficit francese sarà il più alto dei paesi "core" fino al 2013: i cds sul rischio-Francia sono passati dai 64 centesimi di ottobre ai quasi 100 di ieri.
Moody's Aaa=
Standard & Poor's AAA=
Fitch AAA=
Rating (Cma) nei Cds AA
2011 Debito/Pil previsto 87,2%
2012 Debito/Pil previsto 89,4%%


GRECIA
Atene spera di tornare sui mercati
La peggiore performance sul mercato secondario dei titoli di stato nell'eurozona periferica l'hanno registrata questa settimana i bond greci. Il mercato è confuso: si allungheranno i tempi del rimborso dei prestiti ottenuti dalla Ue e dal Fondo monetario? Di quanto saranno estese le scadenze per spalmare gli impegni più gravosi del 2014? Atene ha ricevuto in questi giorni la terza tranche (9 miliardi circa) di aiuti Ue e Fmi, dopo le prime due tranche incassate nel 2010 per una trentina di miliardi. La Grecia intende affiancare al pacchetto di aiuti il suo ritorno sul mercato entro la fine dell'anno con aste a medio-lungo termine: un'idea che piace sicuramente agli stati dell'eurozona, che vedranno ritoccato all'insù il debito lordo/Pil 2010 per Atene.
Moody's Ba1
Standard & Poor's BB+
Fitch BB+
Rating (Cma) nei Cds CCC
2010 Debito/Pil previsto 141%
2011 Debito/Pil previsto 152,6%


PORTOGALLO
Lisbona corteggia gli investitori
Il Portogallo insiste, con una punta d'orgoglio nazionale: «Possiamo farcela da soli». Il problema di liquidità delle iper-indebitate banche portoghesi, il vero nodo della crisi secondo Lisbona, potrebbe rivelarsi temporaneo e gestibile con le linee Bce. Ma il mercato la pensa diversamente e secondo Unicredit spingerà i rendimenti dei titoli portoghesi verso quelli di Irlanda e Grecia, gli stati già aiutati da Europa e Fmi. Ieri la curva dei rendimenti dei bond di Lisbona partiva dal 5% a tre anni per finire oltre il 7% a dieci anni. La prossima settimana BoT portoghesi saranno in asta per 1-1,5 miliardi: la forchetta era più larga, è stata ridotta a sostegno del buon umore del mercato. Non è escluso che presto Lisbona emetta un bond a 10 anni tramite sindacazione di banche.
Moody's A1
Standard & Poor's A-
Fitch A+
Rating (Cma) nei Cds B+
2010 Debito/Pil previsto 85,8%
2011 Debito/Pil previsto 91,1%


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