L'Eurogruppo raggiunge l'accordo sul fondo anticrisi. Da metà 2013 gestirà 500 miliardi di euro

Il fondo permanente anticrisi che sostituirà alla sua scadenza, nel 2013, l'attuale Efsf, avrà una capacità di 500 miliardi. L'accordo è stato trovato oggi dai ministri economici dei 27 paesi Ue in una riunione dell'Eurogruppo allargata agli Stati non Ue, come ha riferito il presidente Jean Claude Juncker.

Capacità del fondo sarà rivista ogni 2 anni
La capacità del fondo permanente, ha sottolineato Juncker, sarà «effettiva» e da rivedere ogni 2 anni. «Le discussioni procedono a ritmo sostenuto - ha detto ancora il presidente dell'Eurogruppo - e siamo tutti d'accordo sull'ammontare». Quanto al ruolo del Fondo monetario internazionale, anche in questo caso, come già nel fondo di stabilità «provvisorio», il suo coinvolgimento «farà parte del meccanismo» così come il possibile intervento bilaterale degli Stati esterni all'Eurozona. Sull'ipotesi che i tassi a cui vengono concessi i prestiti «salvastati» possano essere ridotti, «la discussione è ancora in corso», ha detto Juncker.

Su governance decisioni entro marzo
Il presidente dell'Eurogruppo ha ribadito che tutte le decisioni dell'Unione europea sul rafforzamento della governance a garanzia della stabilità dell'Eurozona dovranno essere finalizzate entro il 24-25 marzo, quando si riunirà il vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 dedicato alle questioni economico-finanziarie. «Molte questioni verranno discusse il prossimo 11 marzo, in occasione del vertice straordinario dei leader dell'Eurozona e entro l'Eurogruppo del 14 marzo si devono concludere i lavori. Se non ci dovessimo riuscire, mi riservo di convocare una riunione straordinaria per la settimana successiva, il 21 per arrivare al vertice con tutte i dettagli definiti». Infatti, ha aggiunto il presidente, «non si è d'accordo su niente finchè non lo si è su tutto». Oggi i 27 ministri, in una riunione pre-Ecofin di domani, hanno trovato un accordo sulla «capacità effettiva» del fondo permanente salvastati, che sarà di 500 miliardi, circa il doppio rispetto a quella «effettiva» dell'attuale fondo provvisorio.

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