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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 08:42.
Dopo la Grecia e le sue maggiori banche, Moody's annuncia un nuovo downgrade. Questa volta si tratta della Spagna. L'agenzia di rating ha deciso oggi di abbassare di un gradino il rating del debito della Spagna, da Aa1 ad Aa2. L'outlook del giudizio di Moody's sul Paese iberico è negativo, ha comunicato l'agenzia, scettica sulle capacità del governo di Madrid di risanare le finanze del Paese. Immediata la ripercussione sul mercato dei cambi. L'euro cede a 1,3814 dollari contro gli 1,3901 segnati sui mercati asiatici e 1,3907 di ieri sera a New York. Contro lo yen la divisa unica quota 114,42.
Dodici banche spagnole hanno bisogno di 15 miliardi di capitali supplementari
Scetticismo sulle mosse del governo
L'agenzia di rating - in una nota - motiva il declassamento definendosi «scettica» sulla capacità del governo di migliorare le finanze pubbliche del paese e soprattutto sulla reale possibilità di Madrid di tenere sotto controllo i conti pubblici delle diverse regioni in un contesto caratterizzato da crescita economica moderata.
Le scadenze per il rifinanziamento del debito
Il taglio era già stato in qualche modo ipotizzato nello scorso mese di dicembre dopo che a settembre 2010 Moody's aveva tolto la tripla A al debito spagnolo. L'agenzia aveva preso in considerazione in particolare l'«elevato fabbisogno di rifinanziamento nel 2011», che rende il paese suscettibile di incontrare ulteriori periodi di tensione per finanziarsi sul mercato. Secondo la banca dati Capital Iq di Standard & Poor's il Tesoro spagnolo dovrà rimborsare 86 miliardi e 972 milioni di euro di debito nel 2011. La prima scadenza importante è il 30 di aprile, quando andranno a scadenza 21 miliardi e 522 milioni di euro di un'obbligazione emessa il 15 gennaio 2008.
Il costo della ristrutturazione del sistema bancario
Con una nota di "Aa2", la Spagna resta tuttavia ancora ben classificata. In un comunicato, Moody's dà due motivi della sua decisione: in primo luogo, la sua sensazione che «il costo potenziale di ristrutturazione bancaria supererà le attuali stime del governo, provocando un ulteriore aumento del tasso del debito pubblico». Il secondo motivo, come accennato, sono «le preoccupazioni persistenti di Moody's sulla capacità del governo spagnolo di ottenere il necessario miglioramento strutturale e sostenibile delle finanze pubbliche, tenuto conto dei limiti di controllo del governo centrale sulle finanze dei governi regionali e del contesto di crescita economica solo moderato nel breve e medio termine».
Cifre divergenti sulle esigenze di rifinanziamento
L'annuncio arriva il giorno stesso in cui la Banca di Spagna deve comunicare le esigenze di finanziamento delle banche e casse di risparmio in Spagna. Sul totale necessario per il settore, le cifre divergono: la stima del governo di 20 miliardi di euro (12 miliardi di fondi pubblici nel 2010) è considerata troppo ottimistica del mercato, le cui valutazioni salgono fino a 50 miliardi di euro. Moody's afferma anche che la sostenibilità del debito spagnolo non è minacciata e che il Pil spagnolo salirà dello 0,8% nel 2011 contro un calo dello 0,1% nel 2010.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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