L'esposto nei confronti della Aig life e delle sue polizze non rimborsate ai clienti è datato 2010, è stato sottoscritto da 200 risparmiatori, ed è stato indirizzato alla Consob, all'Isvap e all'Authority irlandese.

Si tratta di strumenti assicurativi a prevalente contenuto finanziario che hanno, a giudizio dei clienti, provocato rilevanti danni patrimoniali a chi li ha acquistati. Stiamo parlando di un bacino di sottoscrittori formato da circa 20mila persone. In particolare due polizze sono state «contaminate» dai loro sottostanti fortemente esposti nei confronti dei titoli bancari più colpiti dalla crisi del 2008 che ha provocato, tra l'altro, il crollo del gigante bancario Lehman Brothers. Da una parte la Aig Multistrategy Low Volatility e, dall'altra l'Aig fondo Private equity, che puntava su società non quotate in borsa e , dunque, almeno in teoria avrebbe dovuto essere decorrelata dall'andamento generale dei mercati finanziari internazionali.. Come documentato da il Sole 24 Ore del 5 marzo 2010, erano però ben 15 le linee di polizze index linked della società irlandese a essere interessate da un sostanziale blocco operativo.

Nonostante l'evidente anomalia della situazione, nessuno, né dalla Consob né dall'Isvap, ha mai risposto a quell'esposto, firmato dall'avvocato Dario Trevisan che ha una trentennale esperienza in casi del genere.
Uno dei punti più rilevanti su cui si basano le richieste degli investitori, sia privati, sia collocatori professionali, riguarda la mancanza di informazioni esaustive periodiche circa le valutazioni e le valorizzazioni degli strumenti finanziari sottostanti alle polizze collocate. Oltre a questo, a sconcertare i risparmiatori, è la consistenza delle perdite delle polizze in questione, che sarebbe più che proporzionale rispetto alle minusvalenze subite dagli altri strumenti finanziari collocati dal gruppo americano-irlandese.

A quanto risulta al Sole 24 Ore, tuttavia, qualche effetto quell'esposto l'avrebbe finalmente sortito. Allo stato, infatti, esisterebbero avanzate trattative tra i legali della Freshfield (che rappresentano la controllante di Aig, American life insurance company, Alico ) e lo stesso Trevisan che rappresenta i 200 clienti che si ritengono danneggiati, cui si sarebbero aggiunti altri sottoscrittori delle polizze in questione. Al punto che sarebbe già in via di formalizzazione una proposta di transazione che consentirebbe ai due litiganti di evitare il ricorso a un tribunale. Le due parti starebbero ragionando su un rimborso variabile in funzione delle perdite accumulate dai diversi strumenti finanziari. In dettaglio la forchetta della trattativa si aggirerebbe tra il 60 e l'80% delle somme investite. Un risarcimento che potrebbe lasciare solo parzialmente soddisfatti i risparmiatori.

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