Telecom Italia, rimpasto al vertice nel segno della continuità (Wsj). Nella foto Marco Patuano (a sinistra) con Franco Bernabè, rispettivamente nuovo presidente esecutivo e ad di Telecom Italia (Ansa)

Prevale la continuità nella nuova governance di Telecom Italia. Lo fa notare il Wall Street Journal, che parla di "compromesso raggiunto dopo settimane di negoziati tra gli azionisti italiani di Telco", la holding che detiene la partecipazione di controllo della maggiore società di telecomunicazioni italiana.

Il Wsj ha messo in risalto sulla copertina del suo sito internet l'accordo raggiunto tra gli azionisti di controllo per un rimpasto al vertice che vedrà Franco Bernabè nel ruolo di presidente esecutivo e Marco Patuano come amministratore delegato.
Nel suo nuovo ruolo, Bernabè manterrà poteri su operazioni straordinarie, questioni legali, rapporti con le authority e comunicazione istituzionale. L'intesa – precisa il Wsj - precede l'assemblea degli azionisti del 12 aprile, che dovrà nominare il Cda e il management della società.

Patuano sarà "promosso" al ruolo di ad responsabile per il business italiano, mentre il Ceo di Tim Brasil Luca Luciani sarò responsabile delle operazioni in America Latina come direttore generale. Entrambi, sia Patuano che Luciani, faranno capo a Bernabè, aggiunge il Wsj.

Bernabè, che ha guidato Telecom dal 2007, si è guadagnato "elogi" da parte degli investitori per la sua strategia mirata a tagliare il debito della società, rafforzando nel contempo la presenza internazionale in Brasile e Argentina. Tuttavia, osserva il quotidiano Usa, alcuni azionisti di Telecom Italia lo hanno criticato per "una strategia eccessivamente prudente" sul mercato italiano, dove l'operatore affronta una concorrenza crescente e un fatturato in calo nel segmento della telefonia mobile.

Telco, che ha una quota del 22,4% di Telecom Italia, include Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Generali e il gigante telefonico spagnolo Telefonica. "La nuova governance concordata per Telecom Italia è simile a quella adottata per Telefonica, con Cesare Alierta al vertice della società come presidente esecutivo", dice una fonte di cui il Wsj non fa il nome.

Patuano e Luciani erano stati ipotizzati come possibili successori di Bernabè. Ma, come hanno spiegato alcune fonti al Wsj, "gli azionisti di Telecom Italia hanno deciso di assicurare continuità al management di Telecom Italia, dando a Bernabè forti poteri esecutivi nel suo nuovo ruolo di presidente".

Bernabè, osserva l'agenzia Bloomberg in un lancio pubblicato tra gli altri dal San Francisco Chronicle, non è riuscito a impedire il calo del business in Italia, dove Telecom Italia rappresenta il 70% del mercato. Da quando è diventato Ceo, nel dicembre 2007 – prosegue l'agenzia americana - il titolo è sceso del 46%, un calo che ha spazzato un valore di mercato di circa 19 miliardi di euro.

L'articolo di Bloomberg cita inoltre un'intervista del 7 marzo a Marco Fossati (Findim Group, della famiglia Fossati, detiene il 5% di Telecom Italia). Bernabè, aveva detto Fossati, "deve essere tolto dalla routine quotidiana e concentrarsi su un lavoro più elevato per contribuire a ripristinare il valore del titolo". A Bernabè viene riconosciuto il merito di avere risolto le dispute in America Latina sugli investimenti in Argentina. Ma "in patria le cose sono andate meno lisce per Bernabè".

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