Mediaset ha chiuso il 2010 con ricavi consolidati pari a 4.292,5 milioni, in aumento del 10,5% rispetto al 2009, e con utile netto di competenza del gruppo di 352,2 milioni (272,4 milioni nel 2009), in crescita del 29 per cento. Il cda proporrà all'assemblea un dividendo di 0,35 euro per azione.

Lo ha comunicato la società, a mercati chiusi. Senza considerare l'impatto della svalutazione e degli ammortamenti del goodwill relativi a Endemol, l'utile sarebbe stato pari a 431,6 milioni euro (326,7 milioni nel 2009). L'Ebit è salito a 815,5 milioni (+35,6%). La posizione finanziaria netta è sostanzialmente invariata rispetto a quella del 2009 e si attesta a -1.590,2 milioni. La generazione di cassa è pari a 570,6 milioni (354,1 milioni nel 2009).

In Spagna,i ricavi netti consolidati generati dal gruppo Telecinco hanno raggiunto gli 855,1 milioni di euro (+30,3%). I ricavi pubblicitari televisivi lordi di Publiespana crescono a 834,9 milioni di euro (+ 34,8%). L'Ebit è pari a 219,4 milioni di euro (+78,7%), con l'utile netto pari a 70,5 milioni di euro rispetto ai 48,4 milioni di euro del 2009.

Obiettivi per la seconda parte del 2011
Per il 2011 il gruppo punta a conseguire un incremento del risultato netto consolidato rispetto a quello ottenuto nel 2010. Il cda ha nominato per cooptazione consigliere indipendente, in sostituzione di Luigi Fausti, Michele Perini che resterà in carica fina alla prossima assemblea. Sempre nel 2011 Mediaset perseguirà ancora l'obiettivo di consolidare le proprie quote di mercato.

In Italia in particolare gli investimenti pubblicitari nei primi mesi del 2011 stanno ancora risentendo del progressivo rallentamento che aveva caratterizzato gli ultimi mesi dell'esercizio precedente, mentre le previsioni per la seconda parte dell'anno indicano un miglioramento del clima macroeconomico e di conseguenza anche del mercato pubblicitario.

«Quanto all'oramai strutturale fenomeno della frammentazione degli ascolti, il gruppo ha pianificato per l'esercizio in corso un rafforzamento dei palinsesti delle reti generaliste e dell'offerta multicanale in chiaro, puntando a conseguire su base annua un ulteriore miglioramento dei propri ricavi pubblicitari televisivi», si legge nel comunicato.

«L'andamento economico delle altre aree di business prevede un'ulteriore crescita dei ricavi di Mediaset Premium ma potrebbe risentire dei mancati ricavi generati nel 2010 dalla rivendita di banda trasmissiva e contenuti agli operatori telefonici, i cui contratti pluriennali sono per la maggior parte cessati al termine dello scorso esercizio», conclude la nota.

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