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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2011 alle ore 16:32.

La grande ristrutturazione di Siemens continua. Ieri il gruppo tedesco ha annunciato il collocamento di Osram, il noto produttore di lampadine. L'obiettivo del presidente Peter Löscher è di concentrare Siemens sulla clientela industriale e di utilizzare i ricavi dell'offerta pubblica di vendita anche per eventuali acquisizioni.
«Prevediamo di diventare azionista minoritario di Osram», ha detto ieri Joe Kaeser, direttore finanziario di Siemens. Il gruppo bavarese intende mettere sul mercato un po' più del 50% della propria filiale, rimanendo socio di riferimento. Sul mercato si presume che l'obiettivo di Siemens sia di mantenere almeno il 25% del capitale più un voto.
Il collocamento della società, nata a Monaco nel 1906, dovrebbe avvenire nell'autunno. Il produttore di lampadine, che ha un fatturato di 4,7 miliardi di euro, ha 40mila dipendenti e produce in 46 impianti di 17 paesi. L'azienda è particolarmente redditizia, ma si integra male nella strategia di Löscher, che vuole rivolgersi alla clientela industriale più che ai privati.
L'obiettivo evidentemente è di dare a Osram, il cui valore è stimato a 5-7 miliardi di euro, una sua autonomia gestionale per permetterle di agire più liberamente. «Vi saranno molte opportunità di collaborazione con altre società», ha spiegato il presidente di Siemens. I grandi concorrenti del produttore bavarese di lampadine sono Philips, Panasonic e Cree.
Nel contempo sempre ieri Siemens ha annunciato la creazione di una quarta divisione: infrastrutture & città, che va ad aggiungersi ai tre pilastri già esistenti - energia, industria e salute. Il gruppo tedesco, coinvolto qualche anno fa in un grave scandalo di corruzione, vuole lentamente abbandonare il passato di conglomerato presente in tutti i settori industriali.
Ciò non impedirà alla società, che sta avendo un ruolo di primo piano nelle energie rinnovabili, di fare nuove acquisizioni. Löscher ha spiegato che il suo obiettivo è di portare il fatturato a 100 miliardi di euro, dai 76 miliardi dell'anno 2009-2010, anche attraverso «una crescita non organica». Siemens ha chiuso ieri pressoché stabile, in calo dello 0,04% a 94,23 euro.
«La scelta di vendere Osram è molto sensata» commentava ieri a Bloomberg Nicholas Heymann, di Sterne Agee & Leach a New York. «Siemens si sta presentando come uno dei più validi fornitori di infrastrutture per quei paesi in piena modernizzazione». L'ultima offerta pubblica di vendita di un certo spessore in Germania è stata quella del porto di Amburgo, Hafen Hamburg, nel 2007.
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