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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2011 alle ore 06:41.
MILANO
UniCredit ha chiuso il primo trimestre con utili in crescita. Aumentano i profitti della divisione investment banking, scendono gli accantonamenti su crediti, migliorano i risultati di Germania e dei principali Paesi dell'Europa dell'Est, e anche dall'Italia arrivano segnali di ripresa. È questo il quadro dell'andamento trimestrale di UniCredit che, stando alle indiscrezioni, è stato illustrato ieri al comitato strategico della banca dal chief executive officer Federico Ghizzoni. I conti trimestrali saranno esaminati in dettaglio dal consiglio di amministrazione del 12 maggio. Del comitato permanente strategico, oltre a Ghizzoni e al presidente Dieter Rampl, fanno parte i vicepresidenti Luigi Catselletti (Fondazione CariVerona) e Fabrizio Palenzona (Crt), l'imprenditore Luigi Maramotti, il rappresentante della britannica Aviva Anthony Wyand, e i due rappresentanti tedeschi della ex-Hvb: Manfred Bischoff (Daimler) e Hans-Jurgen Schinzler (Munich Re). Assente l'ormai ex Governatore della Central Bank of Lybia Fahrat Omar Bengdara, in dissidio col regime di Gheddafi.
Al comitato strategico, Ghizzoni avrebbe anche riferito dei suoi recenti incontri con gli investitori internazionali negli Stati Uniti, cui è stato ribadito che UniCredit non ha in programma aumenti di capitale. Eventuali nuove valutazioni saranno fatte solo quando sarà nota la normativa che disciplinerà le Sifi (ancora non è noto quali e quanti banche ne faranno parte).
Ghizzoni ha anche informato il comitato strategico sull'esito della lunga procedura di valutazione sul futuro di Pioneer Investment, la controllata che opera nell'asset management. Come anticipato da Il Sole 24 Ore dell'8 aprile, UniCredit ha rinunciato alle ipotesi di cessione/aggregazione con uno dei tre operatori esteri rimasti in gara: i francesi di Amundi (Credit Agricole e Société Générale) e di Natixis, e i britannici di Resolution. Un tentativo era stato fatto anche per provare a combinare Pioneer con la Eurizon di Intesa Sanpaolo. Ma malgrado gli auspici delle Auitorità per la creazione di un campione nazionale del risparmio gestito, neanche quell'ipotesi è andata in porto. E ieri sera UniCredit ha comunicato ufficialmente, con una nota, «che a seguito di un'analisi approfondita dei benefici delle varie opzioni, la migliore soluzione strategica per Pioneer Investments è la crescita organica, anche alla luce dell'evoluzionen del mercato negli ultimi dodici mesi».
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