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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2011 alle ore 18:27.

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Il conflitto di attribuzioni viene sollevato davanti alla Corte costituzionale quando un potere dello Stato ritene di essere stato leso da un altro nella propria sfera di attribuzioni. Il giudizio davanti alla Corte è «bifasico»: la prima fase, sommaria, serve a valutare l'ammissibilità del ricorso (se sussistono i requisiti soggettivi e oggettivi); la seconda fase (se si è passata la prima) è quella di merito, in cui si valuta la fondatezza del ricorso ma anche – di nuovo – la sua ammissibilità. Se il conflitto è sollevato in relazione a un processo, questo non viene sospeso, a meno che il giudice lo ritenga opportuno e la sospensione sia di «ragionevole durata».

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TAG: Giustizia, Corte Costituzionale

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