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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2011 alle ore 19:06.
Rating «junk» è un'espressione gergale del mercato finanziario. «Junk» significa spazzatura: un rating di questo tipo lo hanno le società – e le relative obbligazioni – che hanno una medio-bassa affidabilità creditizia. In realtà il termine «junk» è abusato: solitamente si intendono «spazzatura» tutte le società che sono valutate dalle agenzie di rating con un voto inferiore alla «BBB-» esclusa. Tecnicamente, i voti sotto questa soglia sono definiti «speculativi», mentre il termine «junk» sarebbe più appropriato per i voti inferiori alla «B». Il rating esprime la capacità di una società a ripagare i propri debiti. Il voto «AAA» è il più alto: segnala altissime probabilità di rimborso, dunque bassissimi rischi di default. «BBB» è ancora un rating di investimento, dunque relativamente sicuro. Sotto ci sono, a scalare, le «BB», le «B», le «CCC», le «CC» e le «C». Questi sono i rating speculativi. O, in gergo, «junk».
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