Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2011 alle ore 19:32.

My24

La Banca centrale del Messico, in un breve torno di settimane tra febbraio e marzo di quest'anno, ha silenziosamente comprato 93,3 tonnellate di oro, per un valore di poco più di quattro miliardi e mezzo di dollari. Lo si evince dal bilancio della Banca centrale stessa e dai dati resi noti dal Fondo monetario internazionale.

Si tratta di un vigorosissimo ingigantimento delle riserve in oro messicane, visto che a inizio 2011 queste ammontavano, nel loro complesso, a poco meno di 7 tonnellate.
Con questo acquisto monstre di 93,3 tonnellate, che sono pari al 3,5 per cento dell'oro estratto in un anno nel mondo, il paese centroamericano ha scalato quasi quaranta posizioni nella classifica degli Stati con riserve auree più consistenti e ora, con circa 100 tonnellate complessive, è collocato al trentatreesimo posto. Ancora lontanissimo, in ogni caso, non soltanto dalle 8.133 tonnellate di Washington, che è la capolista, ma anche dalle 3.400 tonnellate della Germania, dalle 2.450 dell'Italia o dalle 1.054 della Cina.

Eppure l'acquisto deciso dalla Banca centrale messicana è rilevante. Infatti, con l'indebolirsi del dollaro nei confronti di altre valute importanti e con i persistenti segnali di instabilità provenienti dai mercati finanziari, l'oro, la cui valutazione galleggia, con piccole variazioni dello zero-virgola per cento, in prossimità dei massimi storici, sta diventando per più di un paese una scelta privilegiata per diversificare con prudenza le proprie riserve. Specie per le economie emergenti come il Messico e per alcuni componenti del cosiddetto gruppo Bric (Brasile, Russia, India, Cina).
New Delhi, nel mese di ottobre 2009, ha comprato in un'unica soluzione 200 tonnellate del metallo giallo direttamente dal Fondo monetario internazionale; si è trattato, in quel caso, dell'unica recente acquisizione di entità superiore a quella effettuata nel primo scorcio del 2011 dal Banco Central de México. La Cina, con operazioni spalmate in sei anni tra il 2003 e il 2009, ha comprato circa 450 tonnellate d'oro. La Russia, suppergiù nello stesso periodo, ha gradualmente iniettato nelle sue riserve 400 tonnellate dello stesso metallo prezioso. Tra gli altri paesi che hanno fatto shopping aureo c'è anche la Thailandia, che nel mese di marzo ha puntato sul lingotto aggiungendo alle sue riserve quasi 10 tonnellate d'oro.

Per molti che comprano qualcun'altro viene invece consigliato di vendere. È il caso di Lisbona che è stata invitata da Norbert Barthle, responsabile finanziario della Cdu, il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel, a sbarazzarsi di una consistente porzione delle 384 tonnellate d'oro presenti nelle riserve portoghesi. Il paese lusitano, in Europa, è quello che ha più oro accumulato in proporzione al volume della propria economia. E si calcola che, riuscendo ad allocare una parte di questo oro sui mercati oppure in blocco a qualche compratore volenteroso, il Portogallo potrebbe sgrossare di circa un quinto il prezzo corrispondente al salvataggio di cui ha bisogno.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi