Ricavi in crescita e utile in flessione per Telecom Italia nel primo trimestre del 2011. Il gruppo, presieduto da Franco Bernabè, ha registrato nel periodo un fatturato in progresso del 10,3% a 7,073 miliardi di euro con un contributo chiave dell'America Latina. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 2,929 miliardi in crescita del 3,6% e l'utile netto ha visto un calo di 52 milioni (-8,7%) annuo, a quota 549 milioni.

A livello organico, escluso cioè l'effetto della variazione di perimetro di consolidamento e l'effetto delle variazioni dei cambi, i ricavi consolidati si sono ridotti dello 0,2%, mentre l'Ebitda si riduce del 3,6% e l'incidenza sui ricavi dell'1,5 punti percentuali.

Nel dettaglio per business unit, le attività domestiche hanno visto una flessione dei ricavi del 6,7% a 4,396 miliardi. Il risultato è conseguenza del calo (-9,2%) a 224 milioni nel consumer; della riduzione (-7,3%) a 65 milioni per la parte business; e della discesa (-5,8%) a 48 milioni per il segmento top. Al contrario, la national wholesale ha visto un incremento del 3,6% a 18 milioni. In contrazione (-20,4%) il fatturato del Gruppo Telecom Italia Sparkle a 317 milioni, principalmente per il business della fonia (-73 milioni).

Nella suddivisione per aree geografiche, il gruppo Tim Brasil ha realizzato, nei primi tre mesi dell'anno, un margine operativo lordo di 1,031 miliardi real, in progresso dell'8,6%. I ricavi, invece, sono saliti del 13,8% a 3,752 miliardi real (con un cambio medio real/euro di 2,28). In Argentina il gruppo ha visto un incremento della redditività del 22,6% a livello di Ebitda, che si è attestato a 1,41 miliardi di pesos, mentre i ricavi sono saliti di 883 milioni di pesos a 4,134 miliardi. Infine Olivetti ha contribuito al bilancio del periodo con ricavi di 78 milioni e un margine operativo lordo negativo di 14 milioni.

Alla fine di marzo l'indebitamento finanziario netto rettificato era pari a 30,622 miliardi di euro, in diminuzione di 846 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2010, quando era pari a 31,468 miliardi di euro.

Per quanto riguarda l'andamento del gruppo Telecom Italia per l'esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici, così come definiti dal piano industriale 2011-2013, prevedono, per l'intero anno 2011: ricavi e Ebitda organici sostanzialmente stabili rispetto al 2010, considerando la business unit Argentina consolidata per 12 mesi; investimenti industriali pari a circa 4,8 miliardi di euro e un indebitamento finanziario netto rettificato pari a circa 29,5 miliardi di euro a fine 2011.

Il cda, che ha analizzato i dati, ha approvato la migrazione delle azioni quotate della controllata Tim Participações al Novo Mercado, segmento della Borsa brasiliana in cui sono quotate società che possiedono un più elevato livello di corporate governance e il cui capitale è costituito da sole azioni ordinarie. Tale passaggio, che dovrà essere approvato dalle assemblee di entrambe le categorie di azionisti di Tim Participações, comporterà la conversione delle azioni privilegiate della società in ordinarie ad un rapporto di concambio proposto dal board Tim Participações pari a 0,8406 azioni ordinarie per ogni azione privilegiata, determinato sulla base della media ponderata del rapporto tra i corsi delle due classi di azioni degli ultimi 60 giorni. Tornando in Italia, a Piazza Affari il mercato ha accolto positivamente i conti trimestrali: il titolo ha chiuso in crescita dello 0,95 per cento.

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