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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 08:07.

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IT Forum di Rimini: il termometro del mercatoIT Forum di Rimini: il termometro del mercato

Il mondo del trading online costituisce una componente fondamentale del IT Forum di Rimini. Volatilità dei mercati, pianificazione di lungo termine degli investimenti, innovazioni tecnologiche ed educazione finanziaria degli investitori: saranno questi i temi caldi dell'edizione 2011, secondo alcune tra le principali società del settore che prenderanno parte all'evento come Directa, Webank e Saxo Bank.

«L'IT Forum rappresenta un'occasione unica per verificare il polso del mercato, sia dal lato dell'offerta di servizi, sia dal lato della domanda e dei clienti», afferma Mario Fabbri, ad di Directa. «Per noi sarà un ottimo momento per comunicare due novità importanti come il lancio del conto FX per operare sulle valute e il rilascio della nuova piattaforma». Secondo il responsabile, l'IT Forum 2011 si inserisce in uno scenario di relativa quiete per il mondo del trading online. Ci sono però alcune tendenze ben definite che potranno influenzare l'evoluzione futura del comparto: «Da un lato si stanno riducendo i broker tradizionali, anche per via del processo di aggregazione del settore. Dall'altro, sta sbarcando in Italia un gran numero di nuovi operatori, provenienti in larga parte dal nordeuropa, che offrono soprattutto Cfd e Forex con offerte molto aggressive», rileva Fabbri.

Anche Gian Paolo Bazzani, ad di Saxo Bank Italia, prende atto della «mancanza di barriere all'ingresso per il mondo del trading online in Italia. Basta tradurre in italiano un sito web, ovunque esso sia basato, per affermare che si è operatori del settore, che si sia autorizzati o meno. È una tendenza inarrestabile che ci aspettiamo di vedere confermata anche durante l'IT Forum di Rimini». Secondo Bazzani, gli operatori più seri stanno comunque portando avanti un processo di evoluzione costante dal punto di vista tecnologico e della formazione dei propri clienti: «Il settore è sicuramente IT driven, ma quel che conta è anche l'educazione finanziaria degli investitori. È così che si mantiene alta la percentuale di clienti attivi: insegnando loro a gestire correttamente le perdite e mettervi uno stop. Noi stessi stiamo tornando a una formazione pratica, pragmatica, con semplici regole di base che consentano agli investitori di non cedere ai propri timori e paure».

Segnali di crescita per il mercato del trading online arrivano poi da Webank: «Il primo trimestre del 2011 – commenta Marco Marazia, direttore commerciale trading del gruppo – ha visto una ripresa importante dei volumi, nell'ordine del +20-25% rispetto allo stesso periodo del 2010. La concentrazione degli scambi è particolarmente elavata sul settore finanziario, sull'energetico e sull'oro, con volumi in aumento del 35 per cento». Secondo Marazia, i clienti italiani oggi «hanno una cultura media finanziaria più elevata che in passato ed operano con un orizzonte temporale compreso tra uno e tre anni», fatta ovviamente eccezione per speculatori e trader di brevissimo periodo.

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