Per Tod's boom di utili e ricavi

Il mercato aveva già scommesso sulla trimestrale del gruppo Tod's lunedì, quando il titolo aveva sfiorato il tetto dei 100 euro. E ieri i dati hanno battuto le attese degli analisti su ricavi e redditività. Il fatturato consolidato del gruppo di calzature, accessori e abbigliamento di lusso cui fanno capo i marchi Tod's, Hogan, Fay e Roger Vivier, è cresciuto del 17,1% rispetto al primo trimestre del 2010, arrivando a 243,7 milioni, contro una previsione media di 239, fatta dagli otto analisti interpellati da Thomson Reuters.

La crescita dei ricavi si è tradotta in una nient'affatto scontata crescita della redditività operativa: l'ebitda ha raggiunto i 65,1 milioni (+33,6%), con un margine sulle vendite pari al 26,7%, superiore di oltre tre punti percentuali rispetto al 23,4% del primo trimestre 2010. Al boom dell'ebitda ha ha contribuito principalmente il significativo miglioramento del margine industriale, grazie anche alla più favorevole composizione merceologica e geografica del fatturato del primo trimestre 2011. All'ottima performance del core business delle calzature (181 milioni, in crescita del 16,2%), si sono aggiunte quelle della pelletteria (+21,6%) e dell'abbigliamento (+17,8%).

Migliorata l'intera struttura dei costi e della loro incidenza sui ricavi: i costi per gli affitti sono scesi dal 6,5% al 6% e quelli del lavoro dal 13,5% al 12,8%, nonostante il continuo aumento degli organici del gruppo (3.297 dipendenti al 31 marzo 2011, rispetto ai 2.958 al 31 marzo 2010). Meglio ancora dell'ebitda ha fatto l'ebit, cresciuto del 36,2% a 55,9 milioni, con un margine sulle vendite del 23%, anche in questo caso superiore di oltre tre punti percentuali rispetto al dato del primo trimestre 2010.

Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo, guarda già ai prossimi trimestri, forte degli ordini per la futura stagione fredda: «Sono molto soddisfatto degli ottimi risultati del primo trimestre. Considerando gli altrettanto buoni risultati della raccolta ordini per l'autunno-inverno 2011-2012, ritengo che il nostro gruppo potrà darci ottime soddisfazioni anche nel corrente esercizio, confermando la sua grande potenzialità di crescita, supportata dall'alta qualità dei prodotti e dall'esclusività dei nostri marchi».

Tra i diversi andamenti delle aree geografiche non stupisce, benché eccezionale, quello dell'Asia (+32,9%): la Cina e altri Paesi come la Corea sono diventati trainanti per i marchi del lusso. Forse ancora più positiva è l'omogeneità della crescita per tutti gli altri mercati: l'Italia ha segnato un +15,5%, l'Europa +13,5%, il Nord America +5,3%. Percentuale destinata quasi certamente a crescere nei prossimi tre mesi, per effetto della diversa distribuzione, che punterà sempre di più sui Dos (Directly operated stores, punti vendita gestiti direttamente), che infatti già nel primo trimestre sono cresciuti a doppia cifra. (G.Cr.)

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