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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2011 alle ore 12:19.

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L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado PasseraL'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera

Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile netto a 661 milioni di euro, in calo del 3,9% rispetto ai 688 milioni del primo trimestre del 2010, ma in aumento (+30,9%) rispetto al quarto trimestre del 2010 quando l'utile era stato di 505 milioni di euro.

I risultati della gestione operativa
Tra i numeri che emergono dal comunicato della banca emerge una crescita dei risultati della gestione operativa saliti a 1963 milioni di euro, in crescita del +15,1% rispetto ai 1705 milioni del quarto trimestre 2010, anche se in calo dell'1,7% rispetto ai 1.996 milioni del primo trimestre 2010.

Taglio dei costi
Cala la voce "costi". Gli oneri operativi infatti ammontano a 2.243 milioni di euro, con un calo del 10,2% rispetto ai 2.498 milioni del quarto trimestre 2010, che risentivano della stagionalità di fine anno. Al risultato hanno contribuito la diminuzione del 4,3% delle spese del personale, del 19,4% delle spese amministrative e dell' 11,8% degli ammortamenti.

La patrimonializzazione dopo l'aumento di capitale
L'indice patrimoniale Core Tier 1 di Intesa Sanpaolo è salito nel primo trimestre all'8,2%, contro il 7,9% del 31 dicembre del 2010. Con l'aumento di capitale, recentemente varato dalla banca, il coefficiente arriverà al 9,8%. Poco prima della pubblicazione dei risultati peraltro è arrivato il via libera dal ministero dell'Economia all'aumento di capitale di Intesa Sanpaolo da parte dell'Ente Cassa di risparmio di Firenze azionista della banca guidata da Corrado Passera con il 3,37% del capitale.

In calo i crediti deteriorati
Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti/sconfinanti) ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 20.833 milioni di euro, in diminuzione, per la prima volta da molti anni, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (-0,7% da 20.973 milioni).

Le prospettive per il 2011
La banca ritiene che «nel 2011 possa registrare, rispetto al 2010, una ripresa dei ricavi, un contenimento degli oneri operativi e una riduzione del costo del cattivo credito, con un conseguente miglioramento della redditività dell'operatività ordinaria».

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