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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 12:15.

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Chiusura in ribasso per le principali Borse europee. Al termine delle contrattazioni il CAC 40 di Parigi cede lo 0,72%, il DAX 30 di Francoforte perde lo 0,21%, mentre il FT-SE 100 di Londra è appena sotto la parità. Anche a Piazza Affari gli indici sono negativi: FTSE IT All Share -0,38%, FTSE MIB -0,36 per cento.

Wall Street in rosso
Chiusura in rosso anche per Wall Street con il Dow Jones che cede lo 0,38%, il Nasdaq l'1,63% e l'S&P500 in calo dello 0,62 per cento. L'apprensione del mercato è comunque alta per la situazione della Grecia, anche alla luce dell'arresto del presidente dell'Fmi Strauss Kahn che potrebbe allontanare i tempi di una rinegoziazione degli aiuti.

Flussi di capitale negli Usa
Sul fronte dei dati macroeconomici, si segnalano i flussi netti di capitale investito a lungo termine negli Usa. A marzo si è registrato un saldo positivo di 24 miliardi di dollari, in calo dai 27,2 miliardi di febbraio. Nel dettaglio, gli investitori esteri hanno acquistato titoli Usa a lungo termine per 54,7 miliardi (44,9 da privati e 9,9 miliardi da istituzioni), mentre gli investitori americani hanno comprato titoli esteri a lungo termine per 30,7 miliardi. Nel mese la Cina ha ridotto di 9,20 miliardi di dollari gli asset in dollari, ma é rimasta saldamente al comando con un totale di 1145 miliardi di asset in dollari.

Focus Piazza Affari
A Milano le vendite colpiscono i bancari, che risentono dell'incertezza sulla Grecia (per via dello scandalo che ha colpito il numero uno del Fmi Strauss Kahn), ma anche di alcuni report negativi (guarda lo speciale trimestrali del Sole 24 Ore). I titoli peggiori del listino principale sono Banca Mps (-2,28%), Banca Popolare di Milano (-1,89%) e Ubi Banca che cede l'1,82% sui conti giudicati deludenti. Deboli anche Banco Popolare (-1,6%) e Unicredit (-1,5%), mentre Intesa Sanpaolo è in controtendenza (+0,49%).

Euro sull'ottovolante
L'euro rimbalza dai minimi di marzo e sul finire degli scambi in Europa riaggancia quota 1,42 dollari. La moneta unica era scesa a 1,4048 dollari sulla piazza di Tokyo in nottata, la quotazione più bassa dal 29 marzo, scontando gli effetti dell'arresto a New York del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Dominique Strauss-Kahn. Ma nel corso della giornata i dati snocciolati da Eurostat sull'inflazione in Eurolandia, +2,8% ad aprile su base annua, hanno rafforzato la tesi di un ulteriore rialzo dei tassi a luglio da parte della Bce e spinto gli investitori a puntare sull'euro a discapito del biglietto verde. La moneta unica ha quindi archiviato le contrattazioni nel Vecchio Continente a 1,4215 dollari contro una chiusura di 1,4117 segnata venerdì sull'altra sponda dell'Atlantico.

Petrolio in calo
Debole il petrolio che risente della debolezza del dollaro. I future sul Brent con scadenza a giugno hanno ceduto l'1,27% rispetto alla chiusura di venerdì scorso a quota 112 dollari e 39 centesimi.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo apre la seduta in calo alla riapertura degli scambi con pesanti accuse, come tentato stupro: il Nikkei frena dello 0,80%, a 9.571,13 punti. Sull'indice ha pesato anche il calo record della fiducia dei consumatori registrato nel mese di aprile.

Caduta record della fiducia dei consumatori giapponesi
L'indice della fiducia dei consumatori nel mese di aprile in Giappone è caduto ai minimi da due anni, secondo un'inchiesta effettuata dal Governo un mese dopo la catastrofe dell'11 marzo. L'indice ha registrato un'inedita caduta record di 5,5 punti in un mese per stabilirsi a 33,1 punti.

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